Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Reyer, è la «prima» con lo scudo

A Varese il posticipo serale. De Raffaele: «Campo difficile, servirà grande presenza»

- Serena Spinazzi Lucchesi

L’Umana Reyer campione d’Italia inaugura oggi a Varese (posticipo serale alle ore 20,45 diretta Rai Sport) la nuova stagione. Un esordio decisament­e intenso e allo stesso tempo nuovo, per la prima volta con uno scudetto da difendere.

Un esordio denso di emozioni, per quel tricolore cucito sulle maglie, ma anche carico di insidie, perché chiunque metterà sul parquet il 110% contro i campioni d’Italia. «Affrontiam­o una squadra di grande spessore, su un campo storicamen­te difficile come quello di Varese», avverte coach Walter De Raffaele che deve fare i conti con un collettivo ancora non del tutto amalgamato, a causa dei tanti innesti e degli infortuni che hanno penalizzat­o il lavoro di preparazio­ne. Squadra rinnovata per sette decimi, la Reyer, con gli arrivi di De Nicolao, Jenkins, Johnson, Cerella, Orelik, Watt e Biligha, ma che in questo mese e mezzo di preseason non ha potuto lavorare al 100% a causa di infortuni e arrivi dell’ultimo momento. «A livello di coesione e chimica siamo più indietro, è stata un’estate a ingressi scaglionat­i, tanto che non abbiamo ancora fatto un allenament­o al completo», conferma il tecnico. Questa sera a Varese probabilme­nte sarà ancora out Cerella, fermo per una botta. L’argentino ha ripreso ad allenarsi con i compagni solo negli ultimi giorni, sarà in panchina, ma non è certo il suo utilizzo. Ci sarà invece De Nicolao, che ha archiviato la leggera distorsion­e alla caviglia subita in finale di Supercoppa domenica scorsa.

«Non mi piace lamentarmi, ma queste sono cose che rallentano il lavoro. E’ evidente — sottolinea De Raffaele — che dal punto di vista dell’amalgama non abbiamo ancora lo stesso linguaggio tecnico offensivo e difensivo, che si forma solamente allenandos­i e giocando insieme. Una volta che si comincia a formare questo linguaggio comune, l’identità della squadra diventa più definita e più solida, specie nei momenti decisivi di un match. Fortunatam­ente — aggiunge il tecnico reyerino — c’è grande disponibil­ità e qualità da parte dei giocatori e in questo momento si cerca di andare sui punti di riferiment­o, sulle certezze che abbiamo». Anche Varese, guidata da Attilio Caja, ha cambiato molto, lasciando partire tra gli altri Dominique Johnson, approdato proprio alla Reyer. «E’ una squadra solida — avverte De Raffaele — che ha disputato un precampion­ato importante. Varese è una squadra molto coesa, molto fisica, ha nei due piccoli Wells e Waller i punti di riferiment­o, in Hollis e Pell i due lunghi che possono fare male in modi diversi. Poi c’è Okoye, un giocatore di grande intensità».

Insomma, non un esordio comodo e nemmeno semplice da «leggere». «Bisognerà avere un impatto di grande presenza mentale. Andiamo lì — chiude il coach — per fare la nostra miglior partita».

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Reyer Un time out in campo per coach Walter De Raffaele con la squadra: oggi si riparte da Varese

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