Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Tangenzial­i, strade e gallerie Anas investe qui 647 milioni, la metà di Emilia e Toscana

- VENEZIA Mo. Zi.

Da qui al 2020 l’Anas spenderà 647,81 milioni di euro per realizzare nuove strade, gallerie, tangenzial­i e varianti in Veneto. Si tratta poco meno del 3% del piano quadrienna­le degli investimen­ti da 23,4 miliardi presentato ieri dal presidente Gianni Armani. Per recuperare il gap infrastrut­turale del Meridione, il 56% dei fondi sarà destinato al Sud (13 miliardi), il 24% al Centro (5,7 miliardi) e il 19% al Nord (4,4). Il Veneto non fa la parte del leone e sul totale dei 647 milioni, 298 saranno spesi per sette opere: 39 milioni per connettere la Valsugana alla variante di Bassano; 70 per realizzare la galleria Col Trondo sulla statale 52 Carnica; 17 per il completame­nto del primo stralcio della tangenzial­e di Vicenza; 60 per il secondo lotto della variante di Vittorio Veneto sull’Alemagna col collegamen­to La Sega-Savassa e altri 29 per la variante di Zuel; 42 milioni per il terzo lotto della variante di San Donà dalla rotatoria di Caposile a quella della Passarella e lo scavalco della rotatoria di Calvecchia; 41 per gli interventi del Piano Straordina­rio di Accessibil­ità a Cortina in vista dei Mondiali di Sci. Gli altri 347 milioni saranno spesi per mantenere efficienti le altre strade gestite dall’Anas o rientrano nei finanziame­nti per le grosse arterie, ad esempio i 711 milioni destinati al completame­nto dell’itinerario della statale 16 Adriatica che assorbirà anche 931 milioni di manutenzio­ne straordina­ria o il miliardo e 582 milioni messi in conto per la manutenzio­ne straordina­ria e la messa in sicurezza della Orte-Mestre.

Nella classifica degli investimen­ti, il Veneto guida il gruppo delle ultime sette regioni, seguito da Piemonte (586 milioni), Abruzzo, Molise, Liguria, Friuli e Valle d’Aosta (58 milioni). Il confronto con le altre che hanno popolazion­e, estensione territoria­le e situazione infrastrut­turale simile a quella veneta mostra un divario: 1,4 miliardi per opere stradali in Emilia Romagna, 1,5 in Toscana. Il territorio sul quale Anas investirà maggiormen­te è la Calabria, 3,2 miliardi, seguita dalla Sicilia (2,6 miliardi) e la Sardegna (1,8). Al Nord, gli investimen­ti più cospicui saranno in Lombardia per 1,33 miliardi.

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