Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
La carica dei nuovi supermercati «Guerra tra medie e grandi strutture»
Via libera ad Alì a Bissuola, un altro passo per Iper Lando. Despar subentra al Brek
L’accordo Despar acquisisce i lavoratori del self service
Tre in 24 ore, o quasi. Avanza la carica dei nuovi supermercati - due a Mestre e uno in centro storico - sempre più vicini a diventare realtà nel territorio nel comune di Venezia, con il rischio di inasprire la competizione tra i giganti della distribuzione e anche la lotta per la sopravvivenza dei piccoli negozi. Non tutto è deciso: per il nuovo Iper Lando previsto nell’area commerciale del Terraglio manca ancora l’ok definitivo del Comune, ma la strada imboccata è quella della realizzazione. La giunta ha approvato l’accordo con Cav per la realizzazione dello svincolo della tangenziale – tra Castellana e Terraglio - che servirà a decongestionare il traffico nella già affollata area attorno al centro Auchan, in previsione del nuovo polo. «Non abbiamo ancora dato il permesso a costruire – precisa l’assessore all’Urbanistica, De Martin – quanto approvato riguarda solo l’accordo di mobilità che era vincolante per la realizzazione del supermercato». Insomma, pur in attesa di permesso, ora ci sono le condizioni perché questo venga accordato. Tutt’altra è la situazione del secondo supermercato in arrivo a Mestre nel quartiere Bissuola, già approvato: dai calcinacci dell’ex capannone dismesso dalla ditta di logistica Bartolini, tra via Bissuola, via Sforza e via Bissagola, tra due anni sorgerà un fabbricato che ospiterà un punto vendita Alì, oltre a una porzione residenziale. L’intervento è la versione ridotta di quello previsto nel 2008 che prevedeva un edificio più alto e una superficie più ampia del 40%. La costruzione del nuovo punto vendita creerà 30 nuovi posti di lavoro, oltre a un parcheggio di 3.600 metri quadrati video sorvegliato con marciapiedi, aiuole e colonnine di ricarica per veicoli elettrici. «Mettiamo fine ad una situazione che da anni blocca lo sviluppo di un’area importante - ha detto l’assessore De Martintoglieremo la zona dal degrado urbano». Di fronte ai nuovi progetti le associazioni di categoria dei commercianti, invece, mettono in luce le probabili difficoltà delle piccole attività: «Sono opere che fanno male al commercio come tutta la grande distribuzione arrivata negli ultimi vent’anni – commenta Maurizio Franceschi, direttore di Confesercenti Venezia – Con un supermercato in più nell’area del Terraglio, poco cambia per le botteghe: i danni sono stati già fatti. Ma l’Alì di via Bissuola rischia di far morire i negozi di quartiere sopravvissuti alla crisi e svuotare un’area attiva della città». Critico anche Massimo Zanon, presidente di Confcommercio metropolitana: «L’offerta di ipermercati supera già il numero di cittadini – mette in luce - la città rischia di diventare il campo di battaglia tra realtà medie e grandi per rubarsi clienti. Ma per noi è un autogol: diminuiscono i servizi, specie in periferie e frazioni, e il tessuto urbano muore».
Il terzo luogo pronto a trasformarsi in supermercato si trova oltre il Ponte della Libertà: in Lista di Spagna la Aspiag Service Srl aprirà tra cinque mesi un punto vendita Despar – poco distante da quello ospitato nell’ex cinema Italia. La struttura è quella in cui pochi giorni fa ha chiuso i battenti il ristorante Brek, in anticipo rispetto alla data annunciata del 7 ottobre: qualche giorno prima i dipendenti sono stati messi in ferie forzate dalla società Cibis di Firenze, ex proprietaria del ristorante. Nessuno scossone in termini di posti di lavoro: la situazione lavorativa del personale verrà salvaguardata dalla nuova azienda. «Abbiamo stretto un ottimo accordo, possiamo dirci soddisfatti – dichiara Andrea Portiglia del sindacato Filcams Cgil – Sono 29 i posti di lavoro che saranno tutelati dalla nuova proprietà e un mese prima dell’apertura incontreremo l’azienda che ha intenzione di andare incontro al personale e dislocarlo nei punti vendita più vicini alle sedi di residenza. Gli stipendi verranno mantenuti e il passaggio da contratto turismo e contratto commercio è migliorativo».