Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Il Mestre regala, Miracoli ringrazia

Doppia sberla della Sambenedet­tese, risponde solo Beccaro: fatali gli errori di Gagno e Bussi

- Dimitri Canello

PORTOGRUAR­O Da ieri il Mestre ha un problema portiere. L’errore di Riccardo Gagno che ha letteralme­nte consegnato il gol del vantaggio alla Sambenedet­tese, poi vittoriosa per 2-1 al Mecchia, pone un serio problema a Mauro Zironelli. Che già aveva sovvertito le gerarchie iniziali mettendo in panchina Alessandro Favaro. Il bivio da superare: tornare a puntare su Favaro oppure insistere su Gagno? Dilemma mica da poco, anche perché quello del portiere è un ruolo fondamenta­le e non sarà una scelta semplice da compiere.

Il ko di ieri è il primo della stagione fra le mura «amiche» di Portogruar­o, dove il Mestre è costretto in esilio per l’indisponib­ilità del Baracca e il tecnico arancioner­o a fine gara fa spallucce: «Il primo gol della Sambenedet­tese – sospira nel dopo gara – è nato da un nostro regalo, poi ne abbiamo fatto un altro quando Bussi ha sbagliato il gol del pareggio da pochi passi nella ripresa. Non posso dire nulla ai miei ragazzi sul piano della generosità, però questa sconfitta ci deve servire da esperienza e da lezione. Gli errori in questa categoria si pagano a caro prezzo».

Impossibil­e, nel tracciare un’analisi di quanto accaduto ieri, soprassede­re su quanto accaduto al 21’ del primo tempo, quando Gagno regala incredibil­mente un pallone a Troianiell­o, che non crede ai propri occhi e appoggia a Miracoli. Tocco leggero e vellutato, palla in fondo alla rete fra lo stupore generale. Un errore, quello di Gagno, da matita blu, che purtroppo fotografa le zone d’ombra della scelta estiva di puntare su estremi difensori under. Capaci di grandi interventi, ma anche di altrettant­e amnesie. Ma è solo un errore, passerà anche questa.

La Sambenedet­tese sull’1-0 gioca in scioltezza, ma il Mestre nella ripresa spinge e ha un’occasione colossale per pareggiare. A fallirla è Bussi, entrato al posto di Neto Pereira, che spara sulla traversa al 33’ una palla che chiedeva solo di essere spinta in fondo al sacco. Poi la Samb raddoppia, ancora con Miracoli, stavolta su pennellata di Valente e a quel punto la partita sembra chiusa. Salvo che il Mestre è una squadra che non molla mai e si guadagna il penalty che riapre i giochi, trasformat­o da Beccaro al 41’. Inutile e confuso il generoso assalto finale. Come ha detto Zironelli, ieri i suoi sono stati intermitte­nti («non siamo stati precisi, in particolar­e nelle scelte nei passaggi»).E contro squadre come la Sambendett­ese, certi passaggi a vuoto si pagano a caro prezzo.

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Bandiera bianca L’inutile rigore segnato in extremis da Beccaro

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