Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Cerella e il primo tuffo nella Reyer «Noi, solidi e belli a Varese... e io adesso non mi riposo più»
Felice per l’esordio positivo dell’Umana Reyer in campionato e per aver finalmente archiviato quel guaio muscolare che l’aveva tenuto fermo per quasi tutto il mese di settembre. «Ora sto bene, è passato tutto finalmente. Da adesso in poi non mi riposo più», promette Bruno Cerella che domenica scorsa, a Varese, ha potuto assaggiare il parquet anche se solo per qualche minuto. Le impressioni sul debutto reyerino sono più che buone: «Pur essendo una squadra con tanti elementi nuovi, siamo stati solidi, abbiamo saputo imporre il nostro ritmo e abbiamo girato molto la palla, che è la cosa più difficile a inizio campionato. Il risultato – osserva l’argentino – è che abbiamo costruito tanti tiri aperti e li abbiamo segnati. Siamo una squadra nuova, che ha avuto poco tempo per lavorare assieme al completo, eppure abbiamo mostrato di saper giocare una bella pallacanestro e noi ci siamo davvero divertiti a giocare insieme».
Una Reyer bella da vedere che ha avuto vita facile con Varese, prendendo decisamente in mano le redini del gioco fin dal secondo periodo. Altro tipo di sfida sarà però quella che attende Cerella e compagni domenica al Taliercio, nell’anticipo di mezzogiorno contro la Dolomiti Energia Trento. Sarà il remake della finale scudetto andata in scena lo scorso giugno. Motivo di più perché il coefficiente di difficoltà del match si alzi di parecchio. «La finale scudetto? Non l’ho praticamente vista, perché non la volevo guardare», ammette Cerella che lo scorso anno vestiva la maglia di Milano, superfavorita per il titolo ma uscita a sorpresa in semifinale per mano di Trento. «Immagino che ci sarà un po’ di quella tensione sportiva vissuta dalle due squadre nella finale scudetto. Mi auguro sia una bella partita. In questo momento – chiude il numero 30 orogranata – più che sugli avversari, siamo concentrati su noi stessi. Pensiamo a come migliorare e giocare assieme sempre meglio».