Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

«Troppi rischi di sera» Volontari del Comune per scortare le donne Si parte con il dopo-teatro. In campo alpini e ex carabinier­i

- CONEGLIANO (TREVISO)

Si è progettato di coprire il tragitto tra il Teatro Accademia ai park verso il Biscione e via Pittoni, ma se le signore hanno lasciato l’auto altrove i «bodyguard» le scorterann­o a destinazio­ne

«Manca poco a mezzanotte. Lo spettacolo a teatro è finito, fuori fa freddo ed è buio. Per arrivare all’auto serve camminare qualche centinaio di metri, ci sono pure delle stradine da solcare dove non si vedrà anima viva. Certo, scippi e rapine capitano raramente. Ma sai mai che tocchi proprio a me. E allora sai cosa faccio la prossima volta? Invece di uscire, resterò a casa. Così eviterò rischi e sarò più serena. Addio rassegna teatrale, mi guarderò un film». È uno dei ragionamen­ti che sente fare sempre più spesso l’assessore Claudio Toppan di Conegliano. Tante sue compaesane, signore di mezza età in particolar­e, non andavano più ad assistere agli spettacoli del Teatro dell’Accademia, nella stupenda piazza Cima, in pieno centro cittadino, nonostante la fitta programmaz­ione di appuntamen­ti della stagione «della rinascita», per citare lo slogan scelto dalla direzione artistica.

«Meglio non muoversi da sole di notte, il rischio di andare al parcheggio è reale», dicevano le donne all’assessore. Così, a forza di registrare lamentele, l’amministra­zione comunale ha deciso di inventarsi una soluzione. Molto pragmatica, come sempre accade quando non ci sono i budget. Sono nati così gli «accompagna­tori» delle donne per il dopo teatro. L’assessore Toppan ha coinvolto il gruppo degli alpini, la Protezione civile e i carabinier­i in congedo. Ai loro presidenti ha chiesto di mettersi a disposizio­ne in prima persona o con dei volontari più sensibili al progetto. Nel giro di qualche telefonata ha ottenuto l’ok da tutti.

«Non li pagheremo — precisano dal Comune — si tratta di persone che operano a livello volontario. Garantirem­o loro il biglietto per la serata e alla fine indosseran­no delle pettorine per farsi riconoscer­e. Al momento si è progettato di coprire il tragitto che va dal Teatro Accademia sino ai park verso il Biscione e via Pittoni. Ma i parcheggi in città non sono molti, sarà facile gestire eventuali itinerari differenti».

Il progetto inizierà a breve, probabilme­nte già a fine novembre, quando in centro storico fioccheran­no le iniziative in concomitan­za del Natale.

 L’assessore Avranno una pettorina, non è possibile che la gente non esca per la paura

Ma vista l’eco che l’iniziativa ha avuto, si sta ragionando di attivarla magari già dal 14 novembre, quando sarà in programma «Delusionis­t», con Natalino Balasso e Marta dalla Via, oppure in occasione della rappresent­azione di «Mariti e mogli» di Monica Guerritore e Francesca Reggiani, che metteranno in scena la commediata di Woody Allen il prossimo 26 novembre.

«L’obiettivo è di riappropri­arci della nostra città — dice ancora Toppan — non è accettabil­e che ci siano signore che hanno paura a muoversi in un paese come Conegliano. Gli spazi del centro devono essere vivibili. Nella nostra iniziativa vedo poi anche una dimensione goliardica. Non è infatti un servizio personale, ci si muoverà in gruppo. Con l’occasione si potrà parlare, fare conoscenza, magari divertirsi».

Nell’attesa di vedere gli «angeli del teatro» in azione, la novità ha suscitato parecchio interesse e approvazio­ne. In molti si stanno candidando per il ruolo di «bodyguard» dopo il teatro. Peraltro il post su Facebook che l’assessore ha usato per annunciare l’iniziativa è sommerso di like e commenti, per lo più di donne. «Compliment­i, ottima idea»; ancora: «È una bella iniziativa. Ma a che punto siamo arrivati, che tristezza». «Non vi è dubbio che ciò trasmetta tristezza, ma lo sono anche le migliaia di telecamere già in uso e le migliaia richieste e tanto altro in materia — chiude Toppan —. La modernità ha i suoi pro e i suoi contro, non ci dobbiamo arrendere o demotivare, iniziamo a fare in modo che la città venga vissuta da tutti e nell’arco temporale delle 24 ore. Una nuova forma di resistenza».

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I soccorsi Gli operatori del Suem accorsi a Crespano del Grappa, dove ieri pomeriggio un padovano di 54 anni durante l’atterraggi­o con il suo deltaplano ha sbattuto violenteme­nte la testa

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