Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Autista aggredita con un coltello si salva con lo spray al peperoncino
L’episodio a Portogruaro in una corsa Mom. Actv punta su guardie armate e carabinieri
Il fatto è accaduto lungo la tratta PortogruaroMotta di Livenza, non appena il mezzo è partito
La donna si è difesa dall’aggressore con il coltellino con dello spray al peperoncino
D’accordo la tratta fra Motta di Livenza e Portogruaro è sempre stata considerata più problematica di altre, ma mai si era arrivati a una simile aggressione: l’autista è stata minacciata con un coltellino difendendosi con lo spray al peperoncino che aveva con sé. L’episodio, denunciato dalla Fit-Cisl, è avvenuto poco dopo la partenza dall’autostazione di Portogruaro. La donna è dipendente della ditta Dover di Bari in subaffidamento Mom. Il passeggero, un veneziano di 44 anni, era salito a bordo lamentandosi della frenata dell’autista e insultandola. Quando la donna l’uomo ha estratto un coltellino minacciandola «ti sventro» e cercando di colpirla. Con lucidità e prontezza l’autista si è difesa con lo spray comprato in una ferramenta; è quindi scesa dal mezzo e ha chiamato la pattuglia.
L’autista è stata portata al pronto soccorso in stato di choc mentre ; lo spray ha creato fastidio anche ai venti passeggeri e alla donna, lievemente intossicati.
L’aggressore invece è stato denunciato per porto abusivo d’arma impropria, minacce a pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio. «Alcune zone stanno subendo una preoccupante e continua intensificazione degli episodi di violenza. A farne le spese, oltre alla comunità, sono i lavoratori. I vigilantes sono totalmente inermi di fronte a fatti di questa entità. La sicurezza costa e la società deve accollarsi questo onere», denuncia la Cisl.
Per evitare simili episodi sui propri mezzi Actv era ricorsa a guardie armate all’interno degli autobus, di notte e nelle tratte più a rischio. Da tempo infatti grazie alle guardie e all’associazione carabinieri vengono controllate ogni notte una ventina di corse. Ma questo non toglie che per gli autisti il pericolo potrebbe essere dietro l’angolo come dimostra l’episodio avvenuto tra Portogruaro e Motta di Livenza a bordo di un mezzo gestito da Mom. Proprio il tema della sicurezza a bordo degli autobus ieri pomeriggio ha fatto litigare il consigliere del Movimento Cinque stelle Davide Scano e l’assessore alla Mobilità Renato Boraso. «Il problema della sicurezza a bordo c’è ma non è un nostro compito, serve un impegno a Roma per farci mandare più poliziotti: non possiamo spendere per motivi che non ci competono», ha detto l’assessore. Alla replica di Scano che ha ricordato i quasi 40 mila euro spesi da Avm nel 2015 per il servizio di sorveglianza notturna sui tram ha risposto: «Era un momento di emergenza, quando i controllori venivano regolarmente aggrediti da chi non pagava il biglietto».
I vigilantes non si occupano solo di controllare che non ci siano situazioni potenzialmente pericolose ma accertano anche che non ci siano «portoghesi» a bordo. Viaggiano in coppia e operano soprattutto in orario serale, sia nei servizi urbani che nell’extraurbano. Uno verifica i biglietti con il palmare, l’altro lo «protegge». Tra le linee dove operano ci sono il tram, la 2 e la 7, tra Mirano, Spinea e Venezia. Le guardie sono tutte in possesso del patentino di verificatore, rilasciato dalla Città metropolitana ed è per questo che possono controllare i biglietti. Oltre a loro c’è una convenzione con l’associazione dei carabinieri. In questo caso, i volontari accompagnano i controllori dell’azienda e verificano che non accadano episodi spiacevoli.
Boraso Ma non possiamo farci carico noi delle spese per la sicurezza