Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Stipendi al top per Musolino e colleghi

Per il presidente il massimo previsto: 170 mila euro più 60 di bonus

- VENEZIA A. Zo.

Se sarà bravo, guadagnerà più del suo predecesso­re. Se invece il ministero deciderà che non ha raggiunto gli obiettivi che gli erano stati dati e ai quali sono legati dei ricchi bonus, resterà sotto l’ultimo stipendio di Paolo Costa. Un paio di settimane fa il comitato di gestione dell’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico settentrio­nale ha affrontato una questione sempre spinosa, quella dei compensi al presidente. In realtà questa volta, in seguito alla riforma dei porti e ai decreti successivi, il ministero aveva indicato una griglia ben precisa: lo stipendio – dice il comma 1 dell’articolo 2 del decreto ministeria­le 456 dello scorso anno – può arrivare fino a un massimo di 230 mila euro, di cui 170 mila euro (sempre al massimo) fissi e 60 mila di bonus.

Da quel che si vede in giro, pare che tutti i presidenti abbiano puntato al massimo (in rete si trovano facilmente gli analoghi provvedime­nti dei porti di Napoli, Genova, Trieste, perfino la più «piccola» Ravenna) e Pino Musolino non ha fatto eccezione, anche se formalment­e la delibera è stata votata dagli altri due membri del comitato, Fabrizio Giri (nominato dal Comune di Venezia) e Maria Rosaria Campitelli (indicata dalla Regione Veneto), mentre lui si è astenuto. Musolino dunque prenderà 170 mila euro certi e forse 230 mila. Paolo Costa, che è stato presidente del Porto per otto anni fino all’inizio del 2017, prendeva poco più di 200 mila euro.

Lo stesso comitato ha peraltro poi approvato un gettone «poverissim­o» per la partecipaz­ione degli altri membri alle riunioni: appena 30 euro, con la precisazio­ne che sono «lordi» e per «ogni seduta giornalier­a».

 ??  ?? Da marzo Pino Musolino, presidente del Porto da marzo
Da marzo Pino Musolino, presidente del Porto da marzo

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy