Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
L’Anagrafe resta chiusa fino a dicembre Firme e proteste
Formalmente sarebbe dovuta essere una «sperimentazione», un’operazione temporanea limitata al periodo estivo, ma ora è arrivata la proroga che molti temevano: gli uffici dell’anagrafe di parco Albanese resteranno chiusi almeno fino a fine anno. Nei corridoi di Ca’ Farsetti si dice che l’amministrazione abbia già in mente una nuova assegnazione per quegli spazi a cavallo tra Carpenedo e Bissuola: la sede del controllo di vicinato. La comunicazione della proroga non è arrivata attraverso una delibera di Giunta, ma semplicemente con una lettera recapitata negli uffici della Municipalità di Mestre, in cui si comunica l’intenzione di proseguire con la «razionalizzazione» in via sperimentale almeno fino al 31 dicembre 2017. Immediate le reazioni delle opposizioni. Andrea Ferrazzi, capogruppo del Pd in consiglio comunale, evidenzia come senza un presidio di servizi il parco resti abbandonato al degrado: «Fino a qualche anno fa passeggiavo tra gli alberi con i miei bambini, oggi non lo farei. I tagli decisi da questa amministrazione stanno creando grande danno alla città, e proprio il parco in questi due anni è peggiorato enormemente, nonostante i provvedimenti “a spot” come la demolizione dei cubi». Critici anche i sindacati: «Forse per chi assume i vigili stagionali a fine agosto anche dicembre è da includere nella “sperimentazione estiva” ironizza Daniele Giordano, segretario Fp Cgil – Il risultato è che, al di là dei proclami, il Comune continua a distruggere i servizi per i suoi cittadini». La critica più forte, però, arriva proprio dagli uffici di via Palazzo, dove ha sede la Municipalità: in risposta alla proroga il presidente Vincenzo Conte ha inoltrato alla volta del sindaco le 224 firme raccolte da privati contro la chiusura, ribadendo la mancanza di dialogo sul tema: «Un doveroso quanto opportuno confronto avrebbe permesso di coniugare le motivazioni di razionalizzazione degli spazi portate avanti dai tecnici di Ca’ Farsetti con le esigenze di tanti cittadini, invece si continua a non ascoltare». La raccolta firme interessa anche Ferrazzi: «La richiesta dei cittadini non può e non deve rimanere lettera morta: si tratta di un ufficio fondamentale, utilizzato da migliaia di persone, spesso anziane o con problemi di mobilità, che si vedono oggi costrette ad andare in via Cappuccina con gravi disagi e lunghe code».