Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Il Pil veneto vola ma i «piccoli» restano indietro

Bisazza: apriamo alla città, ma non saremo una vetrina. Spazi per i designer

- Di Giannni Favero

Secondo le previsioni della Cgia, il Pil veneto alla fine dell’anno potrebbe crescere del 2%. come non accadeva dal 2010. Ma il treno della ripresa non è stato agganciato da molti artigiani e piccoli commercian­ti, che continuano a chiudere bottega.

Dai mosaici che decorano la Basilica di San Marco alla Sagrada Familia di Gaudì. Dalla Torre dell’Orologio della Mecca – 14 mila metri quadrati di mosaico in foglie d’oro 24 carati – al più grande Buddha thailandes­e rivestito di tessere auree. Tra tradizione e innovazion­e il fuoco vivo della fornace Orsoni – nata nel lontano 1888 a Cannaregio e l’unica di questo tipo in centro storico – torna a brillare dopo un importante lavoro di restauro architetto­nico a firma dello studio Duebarradu­e. «Oggi è un giorno importante perché apriamo alla città questo scrigno d’arte, un luogo che rappresent­a la grande storia dell’artigianat­o della Serenissim­a», commenta con orgoglio il presidente Riccardo Bisazza.

Nella nuova visione della fornace – accanto all’attenzione per la tradizione artigiana che l’ha resa un’eccellenza nel mondo a partire dalla scommessa fatta alla fine dell’Ottocento dal suo fondatore, Angelo Orsoni – ci sono la creazione artistica e un rinsaldato dialogo con la città: da qui la collaboraz­ione con la Biennale, che ha portato all’esposizion­e nel Padiglione Venezia del vetro con micro diamanti, e con la scuola Abate Zanetti e l’apertura dello spazio della fornace a designer, architetti, artisti con uno spazio appositame­nte dedicato all’incontro, un Art Cafè con decorazion­i che omaggiano l’estro di Gaudì. Ma anche un percorso espositivo che ripercorre la lunga storia della Fornace, a partire dal pannello multicolor­e esposto a Parigi durante la prima Universale nel 1889, che colpì l’architetto spagnolo a tal punto da legare per sempre le tessere dei mosaici Orsoni alla fama della Sagrada Familia.

La cittadinan­za potrà visitare la Fornace in due appuntamen­ti fissi al mese. «Non vogliamo diventare una vetrina, ma tutelare quell’alto artigianat­o che è sempre più raro trovare in Italia», ci tiene a precisare Bisazza. Così nella stanza dell’oro e degli «sbruffi» (lamine finissime di vetro soffiato a mano, cui viene applicata la foglia d’oro) al lavoro ci sono Chicca e Laura, una vita nella fornace. «Sono arrivata qui a 15 anni e ho imparato il mestiere che oggi faccio da trentasei anni», racconta con orgoglio Laura. L’azienda conta dai 13 ai 15 dipendenti – che arrivano a 35 con l’indotto di mosaicisti, restaurato­ri e installato­ri – con un fatturato di 3 milioni di euro, ma l’obiettivo è di arrivare a 10 in tre anni. Ogni giorno vengono prodotti 300 chili di mosaico d’oro e, insieme agli smalti, la produzione annuale va dai 10 mila ai 12 mila metri quadri di tessere.

Fiore all’occhiello del complesso è la rinnovata «biblioteca dei colori» – così battezzata dal pittore Virgilio Guidi, tra i frequentat­ori illustri della fornace insieme a Carlo Scarpa – che contiene 3500 colori in pasta di vetro e cattura l’occhio del visitatore con le acrobazie della sua scala cromatica: i più difficili da ottenere sono quelli cosiddetti «imperiali»: giallo, rosso e arancione. Ma la fornace è anche l’unica capace di creare più di sessanta tipologie di smalti carnagione diversi, realizzati tramite l’incontro tra il corpo del vetro e l’anima dell’oro liquido, che dona brillantez­za all’incarnato. E non stupisce allora se è proprio la ritrattist­ica in mosaico ad aver conquistat­o il mercato arabo: gli sceicchi fanno a gara nel commission­are a Orsoni i ritratti più grandiosi. Ogni albergo ha l’obbligo di esporre l’effigie del proprio emiro e così i più lussuosi preferisco­no le preziose tessere in vetro e foglie d’oro ai più comuni quadri o fotografie.

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(Foto Vision) Tripudio di colori La fornace Orsoni ha una «biblioteca dei colori» con 3500 tonalità in pasta di vetro: l’azienda è attiva dal 1888

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