Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Bentivoglio: «Sogno la A con la maglia del Venezia qui vedo lo spirito giusto»
Il Veneto è ormai casa sua e Simone Bentivoglio, sul palco del Teatro Comunale di Vicenza per la consegna del premio come miglior giocatore del Venezia stagione 20162017, si comporta quasi da «padrone di casa».
Gianni Grazioli, direttore generale dell’Aic, gli ricordi i trascorsi al Chievo e Bentivoglio s’infila volentieri nel corridoio aperto dal gran cerimoniere del Gala del Calcio Triveneto, andato in scena ieri nella città del Palladio. «Il Veneto è casa mia ormai — sorride il centrocampista del Venezia — dato che gioco nel Venezia ma vivo a Verona dai tempi dell’esperienza col Chievo. E non finirò mai di ringraziare il presidente Luca Campedelli, che mi ha aiutato tantissimo nel corso della mia carriera». Ci sarebbero anche i sei mesi di Padova, a dire la verità, ma Grazioli glissa, forse perché per diversi motivi quell’esperienza per Bentivoglio non fu certamente entusiasmante. Meglio allora concentrarsi sul presente che si chiama Venezia e su un dolce ricordo della cavalcata della passata stagione, che portò la squadra a centrare la seconda promozione in due anni.
«L’anno scorso è stata un’annata speciale — sorride Bentivoglio — abbiamo giocato un grandissimo campionato. E quest’anno lo spirito e la voglia di vincere non sono cambiate, il merito è di mister Inzaghi. Io spero di tornare in A e spero di farlo con questa maglia». Al Comunale c’è pure un altro giocatore del Venezia, che sinora non è riuscito a ritagliarsi troppo spazio. Quel Francesco Signori che lo scorso anno fu uno dei pochi a salvarsi nell’annata che portò il Vicenza alla retrocessione in C e che non a caso viene premiato per la sua abnegazione. «Eravamo una bella squadra — sottolinea il centrocampista arancioneroverde — ma una serie di fattori tra cui la sfortuna ci ha fatto retrocedere... Spero che Vicenza e i suoi tifosi possano tornare nella serie che più meritano. Quanto al Venezia, aspetto la mia occasione. Il campionato è lungo, serve continuità di risultati perché ci sono molte squadre ben attrezzate».
Sorrisi anche per il Mestre che, battendo la Reggiana per 1-0, si è spinto nei quartieri nobili del girone B del campionato di serie C.