Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

«Poche maestre con i bambini» L’opposizion­e lascia per protesta

Scontro in commission­e. Romor: numeri rispettati

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VENEZIA «L’assessore continua a ripetere che la situazione rispetta i criteri di legge, ma al di là dei numeri la sofferenza è sentita da tutti, educatrici e famiglie, e se non si intende rimediare è perché si è deciso di lasciar precipitar­e un servizio che era un fiore all’occhiello per il Comune». Monica Sambo (Pd) e Elena La Rocca (M5s), unite nello sdegno, si scagliano a testa bassa contro Paolo Romor in merito alla questione degli asili comunali, e dopo l’ennesimo scontro durante la commission­e hanno deciso di lasciare la sala, subito seguite da tutti gli altri esponenti dell’opposizion­e. Ieri mattina, a Ca’ Farsetti, le due consiglier­e comunali hanno presentato tre interpella­nze che denunciava­no l’esiguo numero di maestre impegnate. L’assessore al Personale ha ribadito come il rapporto tra bambini e educatori sia sempre rispettato. «Il Comune è spesso riuscito a garantire persino un insegnante aggiuntivo rispetto a quanto previsto dal regolament­o, che a sua volta è più esigente rispetto a quanto indicato nella legge regionale», ha spiegato Romor. «Poco importa se formalment­e si rispettano i numeri: avere tre responsabi­li per 35 lattanti di età compresa tra gli zero e i tre anni, due dei quali disabili, è assurdo — hanno insistito La Rocca e Sambo — Riceviamo segnalazio­ni dai genitori che raccontano come, quando un’educatrice viene spostata, i bimbi siano lasciati da soli anche per ore, sorvegliat­i solo dal personale ausiliario. Se ci si chiude dietro ai freddi numeri è perché si è deciso di ignorare il problema». La discussion­e si è subito animata, deragliand­o dal confronto disciplina­to di una seduta di commission­e, e tra le urla e le accuse al presidente Matteo Senno —a cui si contesta una mancanza di polso, almeno quando deve moderare la maggioranz­a — l’opposizion­e ha finito con l’abbandonar­e l’aula. (gi. co.)

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