Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Via bunker, bagni, «aggiunte» cosi rinascono i Giardini Reali I restauri dopo lo sgombero, a caccia di angoli segreti
l’idea è quella di riportare lo spazio verde al progetto originale austriaco: niente più vasca di pesci rossi, ma gelsomini, alberi di agrumi e uccelli di laguna. Poi ci sarà da risistemare tutto anche sul fronte monumentale: il padiglione neoclassico, il pergolato e la serra, che diventerà bar, servizi pubblici e spazio polivalente. Infine i collegamenti: si L’assessore ai lavori pubblici Francesca Zaccariotto ha visitato ieri i Giardini Reali di San Marco punta a riorganizzare gli approdi sul bacino di San Marco, e soprattutto il ponte levatoio che collega i giardini alla piazza. Il tutto grazie alla Venice Gardens Foundation guidata da Adele Re Rebaudengo, nata proprio a questo scopo, con il sostegno di Generali, che finanzierà l’intervento di 5 milioni per metà. «Anche con il cantiere attivo, è evidente la sofferenza di questo luogo — dice l’assessore — si vede nelle piante, grigie e spente, negli impianti elettrici, che sembrano ancora provvisori, e tutto questo a pochi passi dalla basilica. È incomprensibile come sia stata possibile una tale trascuratezza in uno spazio così importante». Zaccariotto evidenzia alcune degli interventi passati più difficili da giustificare, come le murature innalzate proprio davanti ai colonnati, e si domanda: «Chi aveva progettato e permesso un tale scempio?». Nonostante tutto, i lavori dovrebbero concludersi secondo cronoprogramma, e basterà aspettare la prima metà del 2018 per riscoprire l’«oasi» verde dell’area marciana.