Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Caldaie vecchie, meno controlli: «Ambiente a rischio» L’allarme di Confartigianato: un errore togliere le verifiche pubbliche, pronti a fare la nostra parte
Ogni anno più vecchie, più inquinanti, ma meno controllate. Le caldaie di appartamenti e uffici veneziani «resistono» ad ogni ammodernamento e ormai non vengono neppure più sottoposte ai periodici esami di rito, complice la scomparsa del cosiddetto «bollino verde». «Dal 2016 ad oggi le verifiche di competenza degli enti pubblici sull’efficienza e la sicurezza si sono praticamente azzerate – spiega Massimiliano Rasa, presidente del settore impiantistico di Confartigianato – Il risultato sono consumi esagerati e maggior inquinamento atmosferico, ma non solo: senza l’intervento di personale qualificato si rischia di trasformare una caldaia in una bomba ambientale ad orologeria».
Difficile però fotografare nei dettagli la situazione in provincia: negli anni scorsi le verifiche eseguite da «Agire», l’agenzia comunale veneziana per l’energia, sono diminuite dalle 39 mila del 2011 alle 7 mila del 2015. Dopo questa data, però, non ci sono altri rilievi: abolito il bollino, per motivi di bilancio è stata chiusa anche la stessa agenzia, e nessuno si è preso in carico la questione. Quello che però tradisce il diffuso disinteresse per il problema è il dato sul fatturato dei manutentori, nell’ultimo anno crollato di un ulteriore 25 per cento, a riprova di quanto poco vengano ormai chiamati a intervenire. «Le verifiche a campione eseguite sugli impianti da parte degli organi pubblici, oltre a non gravare sulle tasche delle famiglie, servivano a tenere alta la sensibilità – insiste Enrico Vettore, responsabile delle categorie di Confartigianato San Lio – In più anche le manutenzioni programmate godevano di un prezzo concordato e popolare: a noi andrebbe bene persino mantenerci sulla stessa cifra fissata per Padova, 90 euro, anche se a Venezia i costi sono maggiori». L’impegno pubblico permetteva anche di andare incontro alle famiglie con meno possibilità: «Siamo pronti a fare la nostra parte per far ripartire il circolo virtuoso – conclude Rasa – garantendo un certo numero di manutenzioni gratuite per chi non può pagare». Alle caldaie si potrebbero aggiungere presto i termostati: «Anche sulle nuove valvole per i palazzi con riscaldamento centralizzato – aggiunge Vettore – non sembra si siano mai avviati i controlli».