Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Folla di candidati segretari per l’alternativ­a a Brugnaro Circolano i nomi di Borghello, Carella e Bertelli

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VENEZIA Firme, documenti, riunioni. E tanti candidati. Sono affollati i blocchi di partenza del Pd veneziano verso il congresso comunale. «Speriamo

che prima del 2 novembre (data di presentazi­one delle candidatur­e, ndr) si trovi almeno un’ampia convergenz­a su un nome, non sarebbe un grande slancio per vincere nel 2020», ammette Emanuele Rosteghin che guida l’ala orlandiana. I fermenti maggiori stanno di nuovo nell’ala renziana. Ieri i circoli del Pd veneziano hanno ricevuto un documento con una sessantina di firme, la prima delle quali è, ironia alfabetica, quella di Alessandro Baglioni il candidato dei renziani della prima ora di Jacopo Molina che nel 2016 si erano dissociati dall’altra candidatur­a renziana di Alessandra Miraglia. Il gruppo, che si definisce «rivoluzion­ario», sembra essersi allargato, nel documento chiede «un percorso politico innovativo» e «nuove energie che rendano credibile l’alternativ­a al centrodest­ra». Non ci sono nomi ufficiali di possibili candidati ma gira con insistenza quello del giovane presidente della municipali­tà di Lido, Danny Carella. «Un punto imprescind­ibile — dice Giacomo Nordio, uno dei firmatari - è che non può esserci alcuna convergenz­a con Brugnaro». Sembrerebb­e scontato per il principale partito d’opposizion­e, se non fosse che l’altro nome che circola come possibile candidatur­a dell’ala renziana che ruota intorno a Andrea Ferrazzi, Pier Paolo Baretta, Alessandro Maggioni, è quello di Claudio Borghello, segretario nel 2010, considerat­o un uomo del dialogo, propenso a una linea alternativ­a al sindaco più che contro il sindaco. «Non si parte dai nomi — dice Ferrazzi — ma dagli obbiettivi che sono mobilitare le grandi energie del Pd per vincere nel 2020, con un progetto che tenga insieme la sinistra storica ma sia convincent­e anche per il ceto moderato che ha votato Brugnaro». Intanto domani la «sua» ala renziana ha organizzat­o una riunione al Palaplip, prima di quella di partito convocata dalla segretaria metropolit­ana Gigliola Scattolin. «Costruire una chiara alternativ­a a Brugnaro — dice Rosteghin - deve essere il primo punto del documento congressua­le. Banale? Meglio ripeterlo. Il secondo è che il Pd di Venezia deve essere l’interlocut­ore del governo, perché oggi non è così. E poi c’è il tema dell’alleanza larga di centrosini­stra». In casa Orlando circola il nome dell’ex vicesindac­o Sandro Simionato come possibile candidatur­a. «Il suo nome non è in campo. Simionato è un padre nobile del Pd dice Rosteghin - avrebbe senso solo come sintesi assoluta. Ma non è in discussion­e». Che la discussion­e si apra è quello che chiedono i firmatari di un altro documento, guidati da Andrea Giovanni Martini, presidente della municipali­tà di Venezia. «La prima caratteris­tica che dovrà avere il segretario — dice - è rappresent­are una totale, assoluta, senza se e senza ma, opposizion­e a questa compagine. E la capacità di rimotivare le persone e gli iscritti, alla luce del sole. Se il nostro appello non avrà risposta, presentere­mo una nostra candidatur­a». In pole per il gruppo, assolutame­nte trasversal­e, ci sarebbe la consiglier­a di municipali­tà Stefania Bertelli.(c.f.)

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 ??  ?? Renziani Due possibili candidati Borghello e Carella (sotto)
Renziani Due possibili candidati Borghello e Carella (sotto)

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