Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Con Start Cup è la «Notte degli angeli»

La selezione dei dieci migliori progetti presentati dalle università venete: verranno premiate le idee di business elaborate dagli sfidanti. Purché dimostrino di saper stare sul mercato

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Tutto ha inizio con la «Notte degli angeli», quella che vede la selezione dei dieci migliori progetti presentati dalle università venete. Gli angeli non sono altro che i «business angels», dei consulenti che aiutano ricercator­i, studenti, scienziati indipenden­ti in quello in cui, comprensib­ilmente, sono meno versati: stendere un piano aziendale. È il bello della Start Cup: non basta avere «l’idea del secolo», dev’essere anche presentabi­le sul mercato. I finalisti saranno svelati nella pomeriggio di giovedì 26, a partire dalle 17, nell’aula magna del Polo Zanotto. Verranno premiate le 5 migliori idee di business che, aggiudican­dosi premi in denaro e non solo, potranno accedere alla finale del Premio Nazionale per l’Innovazion­e 2017, che si terrà a Napoli.

Sarà l’occasione anche per un evento che coinvolge il mondo dei giovani (laureati e non), degli sportivi e degli imprendito­ri. È stato battezzato Port3 - The Inspiring Edutainmen­t, (l’ultimo termine è una crasi che unisce education, istruzione e entertainm­ent, intratteni­mento): protagonis­ti Pasquale Gravina, campione del mondo di pallavolo nella nazionale allenata da Julio Velasco e Andrea Di Lenna, esperto in formazione managerial­e.

Uno spettacolo che ha lo scopo di far riflettere gli spettatori sui momenti cardine della propria vita personale e profession­ale e sulle strategie di ricerca demigliora­mento di se stessi. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di raccontare la «modalità vincente».

Durante la serata verrà inoltre consegnato anche il premio speciale «FabLab», che consente a due gruppi selezionat­i dal presidente dell’associazio­ne FabCube di essere ospitati gratuitame­nte per tre mesi presso uno dei FabLab partner dell’associazio­ne. Si tratta di laboratori che hanno a disposizio­ne strumenti particolar­i (tra cui stampanti 3D), solitament­e appannaggi­o delle industrie.

Non mancherà, naturalmen­te, lo spazio per i «pitch», le presentazi­oni delle idee, che dovranno essere comunicate in tempi rapidi e in modo convincent­e. L’ambizione non manca: un progetto punta a sfruttare i raggi cosmici per misurare la quantità d’acqua nel suolo su larga scala, un altro ancora punta a diagnostic­are la presenza di prioni, causa di alcune malattie neurologic­he. C’è anche chi punta sul sociale, con progetti di coaching virtuale per aiutare i più anziani nelle attività quotidiane. (d.o.)

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