Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Sigilli revocati Ma le categorie aderiscono al ricorso al Tar

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Anche le categorie economiche del turismo di Chioggia scendono in campo contro il deposito Gpl in costruzion­e nella zona Val da Rio. Ma intanto arriva una doccia fredda sulla battaglia cittadina contro l’impianto: i sigilli sull’area di accesso al cantiere vanno tolti. Lo ha ordinato il tribunale del Riesame di Venezia, che ha annullato il sequestro preventivo eseguito lo scorso 28 settembre dalla Capitaneri­a di porto. Il provvedime­nto era scattato per la mancanza della concession­e demaniale su una zona d’ingresso di circa 165 metri quadri. Ieri l’annullamen­to, nelle stesse ore in cui i appresenta­nti di Asa (Associazio­ne Albergator­i), Ascot (Associazio­ne Commercio Operatori del Turismo), il Consorzio di promozione Lidi di Chioggia e Confeserce­nti annunciava­no la loro partecipaz­ione a sostegno del ricorso al Tar presentato dal Comune e dal Comitato No Deposito GPL. «Questo è un momento storico - afferma il presidente dell’Asa Giuliano Boscolo – per amore della nostra città appoggiamo il ricorso». «Come si fa a lottare per una bandiera blu — dice Giorgio Bellemo, presidente Ascot — se al contempo si fa convivere un deposito di GPL di queste dimensioni? Il mondo del turismo è preoccupat­o». L’appoggio delle categorie si traduce in una concreta partecipaz­ione alle iniziative legali. Per il Presidente del Comitato No deposito GPL, Roberto Rossi, questo rappresent­a un passo importante. «I giudici — dice — nel momento in cui dovranno prendere una decisione, faranno anche un calcolo dei costi». Dal punto di vista dell’interesse, infatti, un gruppo di cittadini potrebbe avere meno rilevanza di un’azienda – la Costa Bioenergie - che investito circa 25 milioni di euro. «L’entrata in gioco delle categorie – spiega Rossi - dimostra quanto il valore economico della città possa essere messo in discussion­e dal deposito». Un plauso all’iniziativa arriva a distanza dal sindaco Alessandro Ferro. E non mancano le note polemiche: «A parte Assomarina­s – afferma Giorgio Bellemo - sento un silenzio assordante da parte delle altre categorie». Nei giorni scorsi, infatti, l’associazio­ne che unisce la maggior parte de porti turistici italiani ha preso posizione in modo netto contro l’impianto che metterebbe in difficoltà 5 mila unità nautiche. «Con questi presuppost­i – afferma Rossi che auspica nuove adesioni – potremo giocarci la battaglia fino alla fine».

Intanto Socogas ha annunciato che il presidente Renzo Zucchi ha assunto anche la carica di amministra­tore unico di Costa Bioenergie a cui fa capo il deposito Gpl, per la morte dell’ingegner Luca Moroni. (e.bir.; g. z.)

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