Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Centodieci negozi e tutti dinamici La ricetta di Zelarino per il commercio

Un manager per il distretto, progetto pilota di Comune e Confeserce­nti

- MESTRE

Non da Roma ma neppure da New York, la ricetta per salvare il commercio di prossimità forse si trova più vicina di quanto si possa credere. E più precisamen­te in quella sezione di via Castellana lunga poco meno di un chilometro che rappresent­a il centro di Zelarino, chiuso tra una rotonda e uno svincolo della tangenzial­e. In 950 metri e una decina di vie laterali si contano 110 attività, di 61 diverse categorie: 21 bar e i ristoranti, 11 centri estetici e i parrucchie­ri, 8 negozi di abbigliame­nto, 7 alimentari, 6 ferramenta, gommisti o concession­ari auto; a questi si aggiungono 12 studi profession­ali, 8 agenzie immobiliar­i o turistiche, 3 banche. E l’età media delle attività difficilme­nte supera i 12 anni.

Proprio qui l’amministra­zione cittadina e Confeserce­nti hanno deciso di sperimenta­re per la prima volta la formula dei «distretti del commercio», una sorta di centri commercial­i a cielo aperto fatti di negozi dei privati, botteghe di quartiere e piccoli dettaglian­ti che sostituisc­ono le gallerie bianche dei templi dello shopping con i marciapied­i della strada sotto casa. Associazio­ni, istituzion­i e categorie si riuniranno allo stesso tavolo di partenaria­to, e sotto la direzione di un «manager di distretto» (già individuat­o nella figura di Giovanni Scapin) deciderann­o come organizzar­e eventi, la formazione profession­ale (declinata anche secondo i temi della sicurezza e dell’accoglienz­a dei ragazzi impegnati con l’alternanza scuola - lavoro), le attività di promozione e persino l’approccio al periodo dei saldi. I benefici del modello non si fermano qui: il bando per i distretti del commercio scade infatti il 30 novembre, e solo con la partecipaz­ione sarà possibile accedere ai contributi regionali che arriverann­o l’anno prossimo.

Zelarino sarà il test del 2017, poi il progetto sarà esteso alle altre aree del territorio. «L’obiettivo ideale è di avere un distretto in ogni “città di Venezia” - ha spiegato il sindaco Brugnaro – Quindi dopo Zelarino potrà essere la volta di Mestre, Marghera, magari anche dello stesso centro storico. Ognuno avrà il suo logo, ognuno deciderà il da farsi autonomame­nte, per poi rapportars­i con le Municipali­tà, che a

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L’esempio di Zelarino In via Castellana resistono i negozi di vicinato nonostante la presenza dei centri commercial­i

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