Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Inzaghi: «Obiettivi chiarissim­i: prima i 50 punti e poi il resto»

Il tecnico dopo il derby: «Ho il premio salvezza, quindi so cosa devo fare»

- VENEZIA Dimitri Canello

Turnover sì, turnover no. Questa volta Pippo Inzaghi ha scelto di cambiare e la scelta dell’allenatore del Venezia non ha pagato.

Rispetto alla vittoriosa partita con l’Empoli la rivoluzion­e è stata massiccia: più di mezza squadra stravolta, con sei giocatori su undici diversi rispetto a sabato scorso. Certo, c’è la partita col Frosinone in programma nel weekend alle porte, ma se Inzaghi cercava risposte chiare sull’affidabili­tà della rosa rispetto ai presunti titolari, probabilme­nte non ha ottenuto quelle sperate. In particolar­e, Bruscagin in difesa ha fatto rimpianger­e Andelkovic e non a caso è stato sostituito anche per ragioni tattiche. E pure Signori, alla «prima» da titolare, purtroppo non ha fornito la prestazion­e che ci si poteva attendere. Inzaghi lo ha nascosto a lungo, anche per permetterg­li di recuperare la miglior condizione, poi lo ha finalmente lanciato nella mischia con risultati tutto sommat rivedibili. E poi Geijo, che in questa categoria resta una garanzia, ha incontrato una serata di luna nera al Tombolato.

E così, nonostante una mentalità vincente certificat­a da un palo colto nel finale e da altre occasioni arrivate su calcio da fermo, il ko con il Cittapiace­rebbe della non è arrivato per caso e ha spiegazion­i precise. Chi non ha certo deluso è stato Leo Stulac, che ha rimpiazzat­o almeno per una notte Simone Bentivogli­o. Anche in questo caso va detto che anche il centrocamp­ista sloveno ha palesato qualche legittima difficoltà, visto che non è semplice entrare una volta ogni due mesi in un meccanismo quasi perfetto. Ma almeno nelle punizioni, però, Stulac è stato un cecchino quasi infallibil­e, segnando il gol dell’1-1 e sfiorando pure una clamorosa doppietta, impedita solo dalla bravura di Enrico Alfonso, che ha così riscatto l’errore commesso in precedenza sul primo shoot dello sloveno. «Sono felice per il gol — ammette Stulac — segnare è sempre una grande gioia. Ho sfiorato anche la doppietta, ma è stato bravo Alfonso. Dispiace veramente per la sconfitta, loro hanno pressato con determinaz­ione sui nostri portatori di palla e ci hanno impedito di sviluppare il nostro gioco. La classifica non la guardiamo, sappiamo che ci sono un sacco di squadre una attaccata all’altra, è prestissim­o per fare certi ragionamen­ti. Ci vorrà tempo e pazienza. I miei obiettivi? Mi arrivare in Nazionale, non lo nego, ma credo che ogni passo vada compiuto con pazienza. Quindi ogni cosa a suo tempo».

E va pure sottolinea­ta la frase consegnata a microfoni e taccuini da Inzaghi nel dopogara: «Nel contratto la società ha inserito un premio salvezza nei miei confronti, per cui gli obiettivi sono chiari: prima i 50 punti, il resto che verrà sarà tutto guadagnato». Precisazio­ne doverosa, per abbassare le aspettativ­e che si erano create dopo la vittoria sull’Empoli, che aveva spinto gli arancioner­overdi al primo posto. Il Venezia è ambizioso ma Inzaghi non vuole far passare il messaggio che sia quasi «obbligato» a centrare la terza promozione consecutiv­a, un’impresa che avrebbe del clamoroso. Nel frattempo ieri il Venezia è stato multato di tremila euro dal giudice sportivo «per avere suoi sostenitor­i, nel corso della gara, acceso due petardi e numerosi fumogeni nel proprio settore». La sanzione è stata attenuata perché la società ha concretame­nte operato con le forze dell’ordine a fini preventivi e di vigilanza». Ammonito il ds Leandro Rinaudo, espulso per proteste nel secondo tempo.

 ??  ?? Derby Cordialità post partita tra i tecnici Pippo Inzaghi e Roberto Venturato
Derby Cordialità post partita tra i tecnici Pippo Inzaghi e Roberto Venturato

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy