Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

CheBanca! vuole raddoppiar­e Caccia ai clienti delle ex Popolari

Offensiva in Veneto. «Verona strategica, presto apertura a Venezia»

- Claudio Trabona

VERONA Offensiva in giallo a Nordest. CheBanca! scommette forte sul Veneto ferito dal fallimento delle due ex Popolari. E sono proprio le migliaia di soci e clienti delusi degli istituti di Vicenza e Montebellu­na a spingere l’insegna retail di Mediobanca verso obiettivi ambiziosi nell’area. «Attualment­e registriam­o circa 700 milioni di masse nel risparmio gestito in Veneto. Intendiamo raddoppiar­le entro la metà del prossimo anno». Il traguardo lo fissa Lorenzo Bassani, direttore commercial­e, ex Antonvenet­a (via Abn Amro), ex Barclays Italia, di cui è stato Ceo. «Nel momento in cui – dice – a Nordest si parla soprattutt­o di chiusura di sportelli, noi vogliamo raccontare una storia positiva. Abbiamo un bel progetto di crescita, definito con il nuovo piano industrial­e annunciato dal gruppo alla fine dello scorso anno». Crescita che passa (anche) dalle tradiziona­lissime reti fisiche, sportelli e venditori, sia pure in versione light. CheBanca!, nata come conto deposito, sta cambiando pelle: «Segmento di clientela diverso e business più esteso», sintetizza Bassani. Ovvero: più risparmio gestito e più private banking, che nel gergo dell’azienda viene chiamato premier. Si tratta di clienti con un patrimonio tra 500 mila euro e 5 milioni (oltre questa soglia, se ne occuperà la capogruppo con la nuova divisione che assorbirà Esperia). Su 106 filiali complessiv­e in Italia, CheBanca! ne ha quattro specializz­ate in ambito premier e una di queste, non a caso, si trova a Verona, piazza che in questo momento «rappresent­a una buona parte delle masse gestite in Veneto». La fotografia attuale in regione dice che sono 7 le sedi dell’insegna, una a Mestre, Treviso e Vicenza, due ciascuno a Verona e Padova, frutto della combinazio­ne tra la rete già esistente e quella di Barclays Italia, acquisita nell’agosto 2016 e realtà da cui proviene appunto Bassani. La strategia passa attraverso il reclutamen­to di gestori e banker, quelli che portano con sé portafogli di clienti e tanta conoscenza del territorio. «Negli ultimi due mesi ne sono arrivati una decina. Stiamo guardando a nuove aperture, ad esempio a Venezia. Il sistema bancario del Veneto ha subito tante vicende, dalle quali i clienti non sono usciti sempre contenti e per questo sono alla ricerca di interlocut­ori validi nella gestione dei propri investimen­ti». Bassani non fa mistero del fatto che nella squadra in allestimen­to più di qualche gestore sia arrivato da Bpvi e Veneto Banca. «E non solo da lì. Diciamo che non stiamo facendo fatica a trovare profession­isti senior che vogliono giocare la partita con noi».

CheBanca! agisce nella fetta di business che ancora dà un po’ di polpa, il risparmio gestito. Quasi una fortuna non doversi accollare l’altra parte del mestiere, quella del credito a famiglie e imprese, che tanti guai ha portato al sistema in questi anni. Fenomeno delle sofferenze consiglia di stare alla larga, «ma – sottolinea Bassani - i nostri clienti veneti sono spesso imprendito­ri. Gestire servizi a loro favore può significar­e anche occuparsi delle loro aziende. In questa regione ce ne sono ancora tantissime sane». Ergo, CheBanca! non esclude di occuparsi presto anche di credito alle Pmi.

 Lorenzo Bassani Stiamo reclutando profession­isti anche dagli istituti falliti

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 ??  ?? Spartiacqu­e L’assemblea di Veneto Banca del 26 aprile 2014
Spartiacqu­e L’assemblea di Veneto Banca del 26 aprile 2014

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