Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Rimborsi truffa, condannato sindacalis­ta della Cisl Venezia, 4 mesi a Andrea Gaggetta: soldi per viaggi mai fatti. La difesa: non si è tenuto un euro

- Eleonora Biral

Quasi duemila euro di rimborsi chilometri­ci per viaggi che non aveva mai fatto. È stato condannato a quattro mesi e 15 giorni Andrea Gaggetta, sindacalis­ta che era finito a processo con l’accusa di truffa aggravata. Gaggetta all’epoca dei fatti era segretario della Cisl Ust (Unione sindacale territoria­le, ndr) di Venezia. L’ex segretario per le sue funzioni sindacali utilizzava un’auto di servizio. Secondo l’accusa, rappresent­ata dal pm Giorgio Gava della procura di Venezia, avrebbe ottenuto 1.800 euro da Fisascat per il carburante che veniva acquistato attraverso una carta di credito della Cisl. Si sarebbe procurato così «un ingiusto profitto», come si legge nel capo d’imputazion­e. In poche parole, stando all’accusa, Andrea Gaggetta aveva chiesto il rimborso di spese pagate con la carta di credito aziendale. Già durante il processo la difesa (avvocato Renato Alberini), aveva dichiarato che l’ex segretario aveva fatto fronte a una richiesta contabile di giustifica­re le spese di trasferta avanzata dalla Fisascat. «Non ha trattenuto un euro», aveva detto il legale. Tra i testimoni era stato ascoltato anche l’ex segretario provincial­e della Cisl Lorenzo De Vecchi. Quest’ultimo aveva precisato che i rimborsi richiesti da Gaggetta erano irrisori rispetto ai chilometri che aveva realmente percorso. Gaggetta aveva chiesto 1.804 euro e 95 centesimi a fronte di poco più di quattromil­a chilometri (a 45 centesimi al chilometro) per spostament­i tra Mestre, Verona, Vicenza, la provincia di Venezia, Rovigo e, in un caso, Lignano tra gennaio del 2011 e dicembre del 2012. Ma, secondo De Vecchi, i chilometri percorsi erano 27mila. Molti di più, quindi, rispetto a quelli indicati. Alcune settimane fa l’imputato aveva deciso di rimborsare integralme­nte la Cisl per la cifra contestata, oltre alle spese legali. Perciò il sindacato, assistito dall’avvocato Elio Zaffalon, si era ritirato dal processo. Il giudice, però, non gli ha creduto e lo ha condannato. Gaggetta era accusato anche di non aver pagato il « fringe benefit », dovuto per l’utilizzo a tempo pieno dell’auto di servizio. Per questo reato è stato, invece, assolto. A processo era finita anche Bertilla Manente, segretaria veneziana della Fisascat Cisl, che aveva patteggiat­o sei mesi. Manente era accusata di appropriaz­ione indebita e truffa aggravata.

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