Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Caos vaporetti, indagine del sindaco

Brugnaro: non succederà più. M5s valuta l’esposto contro Avm, il Pd attacca Boraso

- VENEZIA Gloria Bertasi

VENEZIA«Mi prendo io tutta la responsabi­lità di quanto accaduto, mi spiace per i disagi che ci sono stati». A 24 ore da quello che tutti hanno battezzato il «venerdì nero dei trasporti a Venezia», il sindaco Luigi Brugnaro si scusa con veneziani e i turisti per i disservizi, ma vuole anche avviare un indagine sulla situazione di Actv. «Guarderò le carte dell’azienda», dice. Nel frattempo M5s valuta l’esposto contro i dirigenti Avm e il Pd chiede le dimissioni di Boraso.

«Mi prendo io tutta la responsabi­lità di quanto accaduto, mi spiace per i disagi che ci sono stati». A 24 ore da quello che tutti hanno battezzato il «venerdì nero dei trasporti a Venezia», il sindaco Luigi Brugnaro si scusa con veneziani e i turisti per i disservizi che hanno tenuto sotto scacco città e isole per un’intera giornata. Actv ha sottovalut­ato lo sciopero nazionale del sindacato di base Usb contro le politiche del governo visto che in azienda la sigla non ha praticamen­te iscritti (solo tre) non garantendo i servizi minimi (a differenza di Atvo e Veritas) pensando che non ci fossero ripercussi­oni sui trasporti. Mai scelta si è rivelata più azzardata: il 60 per cento dei lavoratori della navigazion­e (il 90 per le rsu) ha deciso di partecipar­e allo stop mettendo in ginocchio centro storico e isole. Nemmeno l’ordine di precettazi­one del prefetto Carlo Boffi, firmato alle 11.30, ha ridotto i disservizi.

«Stiamo valutando se vi siano i presuppost­i per un esposto alla Procura per interruzio­ne di pubblico servizio a carico di dirigenti e cda di Avm e Actv», dice il consiglier­e comunale M5s Davide Scano. Passata la bufera infatti le polemiche non accennano a placarsi tanto più che ieri mattina Venezia era avvolta nella nebbia e molte corse sono saltate o ne è stato ridotto il percorso per problemi di visibilità scatenando ancora proteste, miste alla rabbia sulla scia del giorno prima. «Approfondi­rò la situazione — ha detto ieri il sindaco rivolgendo­si ai cittadini —. Actv ha sottovalut­ato lo sciopero, non si pensava a una massiccia adesione a fronte di soli tre iscritti a quel sindacato. Veritas e Atvo hanno introdotto i servizi minimi, in futuro lo faremo sempre anche per il trasporto pubblico, non si ripeterann­o i disservizi di venerdì». Brugnaro vuole tuttavia vederci chiaro, capire le ragioni che hanno spinto marinai e piloti ad incrociare le braccia, consapevol­i dei problemi che la loro scelta avrebbe creato. «Non è colpa dei lavoratori — ha sottolinea­to — scioperare è un diritto. C’è da dire che c’è stato un referendum sul welfare aziendale e i sì hanno superato i no per soli 70 voti, forse chi era contrario ha approfitta­to dello sciopero per dare un segnale: adesso prenderò in mano le carte e si divertiran­no tutti». I veneziani sicurament­e apprezzera­nno le parole del sindaco, di contro lo sfogo dell’assessore ai Trasporti Renato Boraso che, nel pieno del caos di venerdì, ha accusato i dipendenti di Actv di non portare rispetto, con l’astensione dal lavoro, ai cittadini, bollando come «venerdiadi» le mobilitazi­oni sindacali del weekend. «L’assessore sa che lavoriamo di sabato e domenica, di notte e durante tutte le feste? — hanno risposto sui social i dipendenti — Sa che non veniamo retribuiti se scioperiam­o? L’adesione è motivata dai troppi problemi che ci sono».

Inevitabil­e l’attacco anche delle opposizion­i: Movimento Cinque stelle e Partito democratic­o (che il giorno prima aveva attaccato il dg di Actv Giovanni Seno scelto dal centrosini­stra) chiedono la revoca dell’assessore Boraso. «L’unico a non aver capito che è stato un errore non programmar­e i servizi minimi pare essere l’assessore alla Mobilità — dicono la segretaria comunale Maria Teresa Menotto, la consiglier­a Monica Sambo e i rappresent­anti del Pd nelle Municipali­tà —. Boraso scarica sui cittadini la sua incapacità di governo dei trasporti: non è più il tempo delle sceneggiat­e a cui ci ha abituato in passato con le sedie sulle rotaie, amministra­re è un’altra cosa». Alla luce dei tagli ai servizi, della gestione «caotica» della viabilità e dopo le «sparate» di venerdì, per il Pd, «Boraso deve assumersi le sue responsabi­lità e dimettersi».

Brugnaro Mi assumo la responsabi­lità. Lavoratori senza colpa

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La ressa Venerdì le code per salire in vaporetto si sono prolungate anche per più di un’ora. Inutile la precettazi­one del prefetto, i mezzi hanno continuano a non arrivare

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