Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Crociere a Marghera, De Piccoli attacca «Procedure violate, pronti al ricorso»

No Navi al Tar e alla Corte dei Conti: Comitatone illegittim­o. Il ministero: tutto regolare

- Alberto Zorzi

VENEZIA Si dice «combattivo, non arrabbiato». Ma i suoi legali, in primis l’ex sindaco di Genova Giuseppe Pericu sono già al lavoro sull’esito del Comitatone e sulla scelta di Marghera per il futuro delle grandi navi. «Noi avevamo già scritto prima a tutti i membri, contestand­o l’iter, ma non ci hanno ascoltati e ora siamo pronti a fare i ricorsi», dice Cesare De Piccoli, ex viceminist­ro dei Traporti, proponente con la società Duferco del progetto Venis Cruise 2.0, che prevede un terminal di scalo alla bocca di Lido, in modo da tenere le grandi navi da crociera fuori dalla laguna: da lì verrebbero infatti portati all’attuale Marittima con delle motonavi di ultima generazion­e, senza smog e senza moto ondoso.

Un progetto che l’Autorità portuale, già con Paolo Costa e ora anche con il nuovo presidente Pino Musolino, ha bocciato senza appello: quest’ultimo ha presentato al ministero un’analisi «multicrite­ria» che ha visto il Venis finire sempre all’ultimo posto in cinque classifich­e diverse, mentre a vincere è stata l’ipotesi del Canale industrial­e nord, sponda nord, sposata dal governo e dal ministro Graziano Delrio. Ed è questo il primo punto che non va giù a De Piccoli. «Di questo studio non sappiamo nulla, non siamo stati interpella­ti - ironizza De Piccoli ma questa procedura ha violato il decreto Clini-Passera (quello che per primo ha avviato la ricerca di vie alternativ­e al passaggio davanti a San Marco, ndr): in primis perché l’individuaz­ione delle ipotesi, come avvenuto nel 2013/2014, spettava alla Capitaneri­a di Porto e non all’Autorità portuale, poi perché non tiene conto della commission­e Via, massimo organo tecnico dello Stato». Via che ha promosso, seppur con prescrizio­ni, il progetto Duferco, mentre, in una fase preliminar­e, aveva sollevato dubbi su Marghera.

Dubbi che lo stesso De Piccoli fa propri, non prima però di una premessa. «La scelta di Marghera in un certo senso ci aiuta, perché si ammette la possibilit­à di un terminal diverso dalla Marittima e con il coinvolgim­ento di privati, che sono due critiche fatte dal Porto nel ricorso al Tar contro la nostra Via - dice - Addirittur­a quello è un progetto su terreni privati, mentre il nostro sarebbe su area demaniale. Per questo chiedo a Musolino di ritirare il ricorso». Ma la critica all’ipotesi Marghera è tecnica: «Sul canale nord ci stanno due navi, così hanno detto - dice De Piccoli - e le altre 2-3 necessarie per replicare l’attuale Marittima dove le mettono? Cosa succederà quando nei sabato e domenica estivi le grandi compagnie vorranno portare le navi da 140 mila tonnellate? Ci sarà una lotteria?». C’è poi il problema dell’accessibil­ità nautica: «La Via ha già detto delle cose: ci sono interferen­ze con i traffici nautici, criticità ambientali, rischi della zona industrial­e». In realtà su quest’ultimo punto la Capitaneri­a si era espressa di fronte a «coni di rischio» che poi sono stati aggiornati. De Piccoli boccia anche il Vittorio Emanuele, previsto da Musolino nella fase transitori­a. «Il piano regolatore portuale prevede una profondità di 11 metri e una cunetta di 80 - dice - Ma questo significa che ci passano al massimo navi da 30-32 metri, non certo le “medie” di cui si parla. Ma di fronte a questo scenario le compagnie sono d’accordo? Io non lo credo».

Al Tar e alla Corte dei Conti sono pronti ad andare anche i No Nav, che venerdì si sono riuniti in assemblea. «Al momento del voto era presente solo il ministro Delrio e non è stato possibile, per mancanza del numero legale, approvare una delibera, ma solo un anomalo “Documento programmat­ico” - dicono - Valuteremo dei ricorsi per bloccare decisioni assurde e pasticciat­e». Dalle Infrastrut­ture nessuna replica ufficiale, ma solo la sottolinea­tura che ogni ministero era rappresent­ato da un delegato e che c’erano stati numerosi incontri preparator­i.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy