Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Brugnaro Paperone, ma meno ricco Ai consiglieri piace la casa in montagna
Il senatore Casson guadagna più dell’imprenditore Pellegrini. Pelizzato il più povero
VENEZIA La casa a Cortina del consigliere fucsia Paolo Pellegrini, quelle a Vodo di Cadore e in Valcellina dell’ex capogruppo della Lista Brugnaro Maurizio Crovato, in Spagna e a Capua del generale dei carabinieri Ottavio Serena, a Sant’Agata di Puglia del preside Rocco Fiano. Andrea Ferrazzi ha case e terreni a Valstagna (ma solo 1/24), Marta Locatelli a Venezia (quattro) e a Udine (due), l’assessore Renato Boraso a Belluno, Longarone (metà) e a Forno di Zoldo, Michele Zuin a San Vito di Cadore, a Jesolo Francesca Zaccariotto che però non disdegna le vacanze in camper.
Il sindaco? Inutile dire che è fuori portata con la sua barca Cranchi Mediterranee 50 da quasi sedici metri, ma soprattutto con la sua dichiarazione dei redditi che sfiora i 740 mila euro di imponibile. L’aria di Ca’ Farsetti però non fa bene alle finanze dell’imprenditore Luigi Brugnaro se dal suo arrivo in Comune i suoi guadagni si sono ridotti di quasi il venti per cento passando dai 933 mila euro del 730 del 2015 ai 737 mila del 2016 (ma continua ad avere case a terreni a Fossalta, San Vito al Tagliamento, l’85 per cento di Umana Holding, il 73 di Everap, il 20 della Pallacanestro Trieste ed altre società). Del resto lo dicono tutti coloro che diventano assessori: l’attività professionale ne risente e le finanze calano. Vale anche per Renato Boraso (Mobilità) che nell’ultimo anno ha dichiarato ventimila euro in meno, per la vicesindaco Luciana Colle (ottomila), Paolo Romor (tremila) e Francesca Zaccariotto (21 mila). Niente lavoro extra per il responsabile delle Politiche sociali Simone Venturini, alla
Sicurezza Giorgio D’Este e al Turismo Paola Mar che vivono con lo stipendio da assessore (poco più di 39 mila euro), mentre gran parte degli altri continuano in qualche modo anche la propria attività: Zuin
il commercialista, De Martin il geometra, ad esempio.
Tra i consiglieri, meglio essere ex magistrati e senatori che imprenditori a vedere le dichiarazioni dei redditi pubblicate in questi giorni nella
sezione trasparenza del sito del Comune di Venezia. Il primato spetta infatti a Felice Casson con quasi 135 mila euro, seguito dall’imprenditore dell’Information Technology Paolo Pellegrini (121 mila) e dal
giornalista Maurizio Crovato (107), che sono anche gli unici tre che superano i centomila euro. C’è da dire che l’attività a
Ca’ Farsetti sposta di poco gli equilibri tra i consiglieri a vedere i numeri che sottolineano
come gli introiti dal Comune variano dai 1736 euro di Marta Locatelli (la più assente tra i banchi di commissioni e consiglio assieme a Casson) agli 11 mila di Paolino D’anna e Alessandro Scarpa a cui spetta il record di presenze (e incassi). I più giovani sono anche quelli con le tasche più vuote: Matteo Senno novemila euro, Monica Sambo quasi tredicimila, anche se il più «povero» in assoluto è il librario Giovanni Pelizzato con un imponibile nella sua dichiarazione di soli 5.312 euro.