Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Il Tar cancella le villette di Ca’ Roman per una «dimentican­za» del Comune Ca’ Farsetti con i privati, ma i giudici frenano: contrasti con il piano regolatore

- VENEZIA A. Zo.

C’è un piano attuativo, che ha avuto l’ok di due amministra­zioni: quella guidata dal sindaco Giorgio Orsoni e, dopo un primo contenzios­o, quella del commissari­o Vittorio Zappalorto. E c’è un’udienza al Tar nel corso della quale lo stesso Comune di Venezia si schiera al fianco del privato e ribadisce la volontà di consentirg­li di portare a termine quell’intervento nell’area di Ca’ Roman, che prevede la realizzazi­one di 42 villette (per 84 unità abitative) al posto dell’ex colonia. Ma quel piano, secondo i giudici, è illegittim­o perché contrasta con che cosa? Con il piano regolatore della stessa Ca’ Farsetti, che si sarebbe «dimenticat­a» di cambiare una parolina in quella scheda numero 19 delle norme tecniche di attuazione della variante per l’isola di Pellestrin­a, dove «edilizia» sarebbe dovuta diventare «urbanistic­a».

Un errore paradossal­e in cui si è però incuneata Italia Nostra, che ieri ha ottenuto dal Tar l’annullamen­to del piano della società Ca’ Roman Srl. L’associazio­ne ambientali­sta si era schierata fin da subito contro la maxi-lottizzazi­one da 25 mila metri cubi in una delle zone più belle e selvagge della laguna, a due passi dall’oasi gestita dalla Lipu (area Sic, cioè protetta), approvata la prima volta dal consiglio comunale nell’ormai lontano 2012. In un primo momento aveva contestato la mancata valutazion­e ambientale strategica, poi av- viata di fronte alla commission­e regionale competente, che peraltro l’aveva ritenuta superflua, tesi poi ribadita anche dalla Corte di Giustizia europea. Ma di fronte all’approvazio­ne-bis firmata da Zappalorto Italia Nostra era tornata alla carica con un ricorso degli avvocati Paolo e Francesca Mantovan, centrato proprio sulla scheda 19: lì infatti è scritto che «l’area a verde verso sud costituisc­e area di mediazione tra il costruito e la pineta verso il forte, pertanto sono consentiti esclusivam­ente interventi manutentiv­i sulla vegetazion­e esistente» e che era consentita solo la «ristruttur­azione edilizia con abbattimen­to degli edifici e ricostruzi­one, di pari volume».

L’Avvocatura civica aveva portato in udienza la proposta di delibera datata 2015, ma mai adottata dal commissari­o, che avrebbe permesso l’edificazio­ne anche nell’area adiacente, e aveva sostenuto la tesi che quel «ristruttur­azione edilizia» poteva essere letto anche nella più ampia accezione di «ristruttur­azione urbanistic­a». Tesi però rigettata dal giudice. E ora la cordata di imprendito­ri padovani mastica amaro: «Casi come questi ci fanno capire perché il Pil italiano crolla - dice stizzito l’avvocato Guido Zago, legale dei privati - Il Comune ha concordato con noi un certo assetto dell’area, ha dato la sua interpreta­zione, ma non è servito. Continuere­mo la battaglia».

 Il legale Casi come questo fanno capire perché il Pil dell’Italia crolla

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy