Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Scontro in commissione sul terrorismo
Dal rischio terrorismo in piazza San Marco al presidio delle periferie contro spaccio e degrado. Sicurezza e gestione delle emergenze tornano a tenere banco a Ca’ Farsetti, dove ieri la seconda commissione si è riunita per oltre tre ore: sul tavolo un’interpellanza a firma del gruppo misto sui fatti tragici di Barcellona - ormai fuori tempo massimo - e la terza parte del resoconto sulle attività della polizia locale, che dopo aver illustrato quelle in centro storico e le iniziative sportive è passato all’operato in periferia. «La mia interpellanza era datata 23 agosto, e ne era avevo sottolineato l’urgenza, a differenza di tanti altri testi che depositiamo tutti i giorni – ha tuonato Ottavio Serena (Gruppo Mmisto) – forse se se ne fosse discusso per tempo avremmo potuto avere le scuse del sindaco». Il riferimento è alla famosa frase di Luigi Brugnaro che voleva abbattuto sul posto «dopo tre passi» chiunque urlasse «Allahu Akbar» davanti alla Basilica di San Marco. I toni di maggioranza e opposizione si sono presto scaldati: «A casa mia devo sentirmi sicuro», ha detto Giovanni Giusto (Lega). «Questa città ha già dato troppo al terrorismo, si pensi a Valeria Solesin», ha ricordato Maurizio Crovato (Lista Brugnaro). «Proprio la famiglia Solesin – ha replicato Monica Sambo (Pd) - rappresenta il miglior esempio di tolleranza e apertura contro il clima di terrore».
Diverso il discorso sulle periferie; a relazionare i consiglieri è stato il commissario Gianni Franzoi, che ha spiegato come sia in atto una riorganizzazione del corpo: «Le divisioni territoriali ora sono libere dai compiti di edilizia, commercio e simili, quindi possono concentrarsi solo sulla sicurezza. Tra loro e i nuovi vigili che stiamo formando e che prenderanno presto servizio, speriamo di poter dare migliore risposta a tutti i quartieri». (gi. co.)