Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

L’omicidio di Anastasia ripreso in diretta con due telecamere La scoperta-choc degli inquirenti. Perizia su Perale

- VENEZIA Alberto Zorzi

La cena- trappola, i cocktail a base di sonnifero, gli abusi sessuali ripresi con il cellulare e infine il duplice omicidio. Ma l’orrore di quella notte tra il 17 e il 18 giugno scorso sembra non avere fine. L’ultimo dettaglio emerso dall’indagine è che nella stanza da letto di Stefano Perale c’erano due videocamer­e con cui il 50enne docente di inglese, divenuto killer per gelosia e vendetta, ha ripreso buona parte delle violenze sessuali a cui ha sottoposto la 31enne Anastasia Shakurova, fino alla sua morte per soffocamen­to. Perale le avrebbe ripetutame­nte accese e spente, ma i filmati, messi uno dietro l’altro, ricostruis­cono la dinamica di quella sera di follia. Subito dopo, infatti, non ripreso nei video, ha ucciso a sprangate anche il fidanzato di Anastasia, il 30enne Biagio Buonomo, da cui la donna aspettava un bambino.

Duplice omicidio volontario premeditat­o, violenza sessuale aggravata e procurato aborto. Queste le accuse del pm Giorgio Gava, per le quali Perale è in carcere da ormai quasi cinque mesi. L’uomo si era invaghito della giovane russa e aveva sperato di poter intrecciar­e una relazione. Un anno fa, a ottobre, era andato a prenderla all’aeroporto, di ritorno da un viaggio a casa, ma si era trovato lì un altro uomo, che lei gli aveva presentato come il suo «ragazzo». Da lì aveva covato la sua vendetta contro la donna, che nel frattempo si era innamorata di Biagio, con cui aveva progettato di andare a vivere insieme. Dopo aver passato un periodo in Lombardia, stavano prendendo una casa insieme a Marcon e in quei giorni di metà giugno erano a Mestre per sistemare alcune cose. Lui li ha invitati a cena, preparando un cocktail a base di Stilnox. Dopo averli storditi, ha portato lei sul letto e l’ha soffocata, usando anche uno straccio imbevuto di cloroformi­o. Avrebbe voluto fare lo stesso con lui, che però ha avuto una reazione e così l’ha ucciso colpendolo in testa con

Tre reati

Duplice omicidio, violenza e procurato aborto

Proroga

Forse gli psichiatri richiedera­nno più tempo

un tubo di metallo. Poi, dopo aver cercato di portare il suo cadavere in auto, ha capito che non aveva scampo: ha chiamato la Polizia e si è costituito. I video saranno un anello fondamenta­le per capire se voleva davvero uccidere o violentarl­a, riprendend­osi in diretta.

In queste settimane sul killer è in corso una perizia psichiatri­ca, come avevano chiesto i difensori Matteo Lazzaro e Nicoletta Bortoluzzi. Un collegio di sei psichiatri sta scandaglia­ndo la sua mente, con sedute sempre più complesse, anche emotivamen­te, che potrebbero anche portare alla richiesta di una proroga rispetto all’udienza già fissata per il 12 dicembre. Ed è proprio per questo che la difesa, a fronte di un ritmo di incontri molto serrato, ha chiesto al pm di disporre una vigilanza più attenta, anche a vista, per evitare atti di autolesion­ismo, legati a una psiche evidenteme­nte fragile e malata. Tra l’altro da luglio in cella con Perale c’è un altro omicida, Mauro Padoan Cappella, 55enneche ha ucciso la madre Sonia a Marghera.

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