Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
La biblioteca intitola a Valeria «La conoscenza aiuta a capire Ricordatela come spensierata»
Dopo il ponte e il giardino, ecco la biblioteca (del consiglio regionale) intitolata a Valeria Solesin, la ricercatrice veneziana vittima della strage al Bataclan durante gli attacchi di novembre 2015. «Un luogo di ricerca che rispecchia quello che Valeria sarà per le nuove generazioni, nel suo ruolo di sociologa dedita allo studio delle discriminazioni», ha detto la consigliera regionale Alessandra Moretti, nel commentare l’intitolazione da lei proposta un anno fa e votata all’unanimità dal Consiglio. Una collezione che spazia dal ‘500 alle riviste digitali, oltre a una banca dati di documenti digitalizzati in continua espansione. A scoprire la targa con il nome di Valeria, assieme al presidente del Consiglio regionale Roberto Ciambetti la mamma della giovane, il fratello Dario e una rappresentanza delle autorità francesi, nella figura della direttrice della Alliance Française, Marie-Christine Jamet. Luciana Solesin ha voluto ricordare tutte le vittime del terrorismo e l’impegno profuso dalla Regione nel finanziare il nuovo blocco del Centro di maternità di Anabah, in Afghanistan, realizzato da Emergency e intitolato alla giovane veneziana. «Non tutto nella vita si può capire perché siamo umani ma la conoscenza è l’unico mezzo — ha detto — Oltre che come studiosa, ricordate Valeria anche come ragazza spensierata, che viveva la vita in maniera normale». (p. c.)