Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Reyer, la magia di Orelik

Ancora una vittoria thriller per gli orogranata: al Taliercio il Bayreuth cede solo sulla sirena con una tripla pazzesca dell’ala lituana. Timbro sul primato nel girone

- VENEZIA Matteo Valente

Un altro finale per cuori forti. Un’altra battaglia vinta all’ultimo secondo. A questa Umana Reyer non piace vincere facile e anche ieri sera è arrivata un successo proprio sull’ultima sirena.

Con l’incubo dei supplement­ari che incombeva ancora una volta sul Taliercio, ci ha pensato Gediminas Orelik a pescare il canestro della serata, a una manciata di decimi di secondi dalla sirena. Sembrava un film già visto, con la Reyer a dilapidare 40 minuti di vantaggio proprio negli ultimi possessi, com’era successo già in altre gare di questa stagione. Questa volta però, la prodezza balistica del lituano vale un successo d’oro. Una magia che ha regalato una vittoria fondamenta­le per la Reyer, che infila anche il quinto sigillo in sei gare di Champions League, al termine di una serata che era iniziata nel migliore dei modi, con un avvio più che positivo: Haynes guida la banda lagunare con lucidità, esaltando le doti balistiche dei propri tiratori, ma soprattutt­o l’aspetto che più piace a Venezia, la corsa. Il Bayreuth accusa il colpo, faticando a trovare le adeguate contro misure difensive, ma anche soluzioni offensive: ne esce un 18-2 che esalta il Taliercio e fa pensare a una serata facile. Ma con la Reyer di quest’anno non c’è mai nulla scritto da copione: infatti prima di arrivare alla sirena di primo quarto la gara ha già cambiato binari.

Gli ospiti cambiano marcia, ma soprattutt­o costringon­o Venezia ad affidarsi al tiro da tre, un’arma a doppio taglio quando le polveri sono bagnate. Il contro-break dei tedeschi è altrettant­o impattante e al primo mini intervallo il tabellone del Taliercio recita 23-17. La rimonta ospite però non si completa, perché proprio a un passo dall’aggancio, sul 23-21, la Reyer torna a mettere punti pesanti nel canestro avversario grazie al solito Orelik, letale nel togliere le castagne dal fuoco. Come libera di un peso, Venezia ricomincia a far circolare palla con fluidità in attacco, ritrovando anche l’intensità difensiva che aveva contraddis­tinto i primi minuti di gioco: è il parziale buono per rimettere la freccia e scavare un buon divario a ridosso dell’intervallo: 41-30.

Al rientro dagli spogliatoi il Bayreuth propone una difesa allungata che crea non pochi problemi all’attacco orogranata: Venezia fatica a superare la metà campo e i pochi secondi a disposizio­ne per eseguire i giochi costringon­o Haynes e compagni a soluzioni ad alto coefficien­te di difficoltà. Gli ospiti ne approfitta­no e riescono a rimettersi in scia ai lagunari, con la gara che s’incanala sui binari dell’equilibrio. La Reyer riesce però a mantenere il distacco minimo, sciupando un paio di buone occasioni per riallungar­e. Si arriva così in un finale che sembrava un dejavu: il canestro lagunare sembra stregato, mentre i tedeschi con pazienza riescono a ricucire lo strappo, proprio all’ultimo attacco. Il timeout di De Raffaele permette a Venezia di impostare l’ultimo possesso nella metà campo offensiva e ci pensa Orelik a prendersi la responsabi­lità finale. Doppio giro sul perno e il tiratore lituano pesca una tripla che fa esplodere il Taliercio e regala a Venezia la vittoria.

Una vittoria che fa esplodere la gioia dei tifosi al palasport Taliercio e che consegna agli orogranata il «timbro» sul primato nel girone, con cinque vittorie finoad ora e una sola sconfitta.

 ?? (Lapresse) ?? Champions Lotta serrata a rimbalzo sotto il ferro al palasport Taliercio: Mitchell Watt tra due avversari
(Lapresse) Champions Lotta serrata a rimbalzo sotto il ferro al palasport Taliercio: Mitchell Watt tra due avversari

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