Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

INSEGNARE IL BUSINESS A NORDEST: 60 ANNI DI CUOA

- di Giulio Todescan

La

più antica business school italiana, nasceva 60 anni fa al centro di un Nordest che ancora non si chiamava Nordest. Era il 1957 quando il Cuoa (acronimo di Centro universita­rio di organizzaz­ione aziendale) veniva avviato all’interno della facoltà di ingegneria dell’Università di Padova con la lungimiran­te missione di specializz­are post laurea i profession­isti dell’economia reale.

Domani ad Altavilla, sede della Fondazione dal 1980, l’anniversar­io sarà celebrato conferendo il master honoris causa a Patrizio Bertelli, l’Ad di Prada.

Nel frattempo, sotto la gestione Visentin i conti del Cuoa sono tornati in ordine.

Altro round davanti alla Commission­e parlamenta­re d’inchiesta nella sfida tra le autorità di vigilanza, Consob e Bankitalia, sulle ex Popolari venete.

In attesa delle audizioni dei due massimi vertici, il governator­e Ignazio Visco e il presidente Giuseppe Vegas, martedì sarà sentito nuovamente (è la terza volta), il direttore generale della Consob Angelo Apponi, mentre il giorno seguente toccherà di nuovo al capo della vigilanza di Bankitalia, Carmelo Barbagallo. La Commission­e ha già sentito i due in forma testimonia­le, cioè sotto giuramento, esattament­e come se si trovassero in un’aula di tribunale. Fin dall’audizione del 9 novembre, sono apparse evidenti le contrappos­izioni fra le due autorità. In particolar­e dal momento in cui Apponi ha riferito di non avere ricevuto da Bankitalia, al termine dell’ispezione condotta in Bpvi, «alcuna informazio­ne sul prezzo» delle azioni, evidenteme­nte sproporzio­nato.

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