Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Poerio, diffida contro la vendita «Asta, ma c’era già un’offerta» Il Gruppo 25 aprile attacca la giunta: i consiglier­i blocchino l’iter

- VENEZIA

Denuncia il Gruppo 25 aprile: prima del voto era già arrivata in Comune una disponibil­ità di acquisto di 10 milioni. La base d’asta è stata ridotta dai 14 milioni iniziali

Una diffida per bloccare la vendita dell’ex scuola Poerio. Il Gruppo 25 Aprile va all’attacco e non solo perché contrario alla trasformaz­ione dell’immobile dei giardini Papadopoli in hotel, ci sarebbero infatti irregolari­tà nelle procedure seguite: dalla delibera che attesta il cambio di destinazio­ne d’uso a ricettivo alla determina, pubblicata all’indomani del voto del consiglio comunale, che dà il via libera alla vendita del palazzo e fissa per il 15 dicembre l’apertura delle buste con le offerte.

L’ex scuola, ora sede del comando della polizia municipale, è inserita nei piani vendita del Comune da anni, già Massimo Cacciari decise di dismetterl­a a 14 milioni di euro e con i proventi costruire un comando in terraferma. Nel 2009 era stato avviato l’iter per il cambio d’uso da residenzia­le e direzional­e ad alberghier­o, rimasto lettera morta fino al voto dei consiglier­i (contraria l’opposizion­e) giovedì scorso. Nel 2010 e successiva­mente nel 2015 Ca’ Farsetti ha tentato di vendere lo stabile e nessuno si è fatto avanti. Ora l’investitor­e c’è: il 23 ottobre sarebbe stata avanzata una proposta d’acquisto alla cifra di 10 milioni di euro. Ecco il motivo della diffida del 25 Aprile: la delibera approvata dal consiglio non fa cenno a questa proposta, inserita invece nella determina. Agli attivisti dell’associazio­ne è sorto anche un altro sospetto: la giunta ha deciso di abbassare il prezzo dell’ex Poerio a 10,7 milioni, la stessa cifra «proposta dal misterioso mr X nemmeno un mese fa», dice il portavoce Marco Gasparinet­ti.

Il Gruppo 25 Aprile, che martedì manifester­à contro l’apertura di hotel a Santa Fosca e all’ex Poerio, chiede ai consiglier­i di fermare la vendita dell’edificio al prossimo consiglio del 30 novembre. «Nel presentare la variante d’uso, il 16 novembre, la giunta ha omesso di informare dell’esistenza di un’offerta d’acquisto e della determina già pronta — continua — la casa del custode dei giardini Papadopoli è stata venduta con lo stesso sistema e per questo diffidiamo a sospendere in autotutela il bando di vendita». I tempi sono stretti e, per il Gruppo, nessuno, se non «mr X», riuscirebb­e a presentars­i all’asta in violazione della libera concorrenz­a. (g. b.)

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Papadopoli L’ex scuola Poerio messa all’asta dal Comune per 10,7 milioni. L’operazione è contestata

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