Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Scaroni, l’ultrà rimasto invalido: poliziotti assolti ma risarcito con un milione

- VERONA Enrico Presazzi

«Giustizia per Paolo». Il coro di centinaia di ultrà arrivati da tutta Italia risuonava nel piazzale del tribunale di Verona. Tifosi avvolti nelle loro sciarpe, pronti a mettere da parte la rivalità che ogni domenica anima gli stadi per chiedere giustizia. Era il gennaio del 2013 e i giudici avevano appena emesso la sentenza di assoluzion­e nei confronti degli otto poliziotti della celere di Bologna accusati del pestaggio dell’ultrà Paolo Scaroni, rimasto invalido al 100% per le manganella­te ricevute nel dopo partita tra l’Hellas e il Brescia, alla stazione di Porta Nuova, il 24 settembre del 2005. Non c’erano prove per confermare le responsabi­lità personali degli imputati, secondo i magistrati. E sono le stesse note, a distanza di quattro anni, a risuonare oggi negli stadi e nei palazzetti sportivi della Penisola, per chiedere che sia fatta luce sul ferimento di Luca Fanesi, il tifoso della Sambenedet­tese in coma da 17 giorni dopo i tafferugli seguiti alla partita contro il Vicenza del 5 novembre. «Pestato dalla polizia» secondo gli ultrà; andato a sbattere violenteme­nte contro un cancello secondo la versione degli agenti. La procura berica indaga, ma proprio come nel caso di Scaroni, i filmati registrati dagli investigat­ori non avrebbero ripreso i momenti decisivi. Il tifoso bresciano, che nel frattempo ha avanzato ricorso in appello contro la decisione del tribunale veronese, nel 2016 è stato risarcito dal Ministero dell’Interno condannato in sede civile a versare un milione e 400mila euro a titolo di «risarcimen­to degli immani danni subiti, sia dal punto di vista fisico che economico». «È la mia assicurazi­one per il futuro e ne ho estremamen­te bisogno perché, dopo quello che mi hanno fatto, non sono più in grado di lavorare e mantenermi da solo» aveva commentato all’epoca Scaroni. Sulla sua pagina Facebook gli ultrà ora postano le notizie che arrivano da Vicenza. E intonano il solito coro: «Giustizia».

 Scaroni/1 Quei soldi rappresent­ano l’unica mia assicurazi­one sul futuro,

Scaroni/2 Dopo quel che mi hanno fatto non posso più neppure lavorare

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