Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Sciopero degli handler diciotto voli cancellati aeroporto deserto «Pronti a continuare»
Il parcheggio per la «sosta breve», normalmente riconoscibile per il via vai continuo di automobili private, deserto. I banchi dei check-in vuoti e sgombra la serpentina davanti ai metal detector. All’esterno, sotto la rampa che porta al primo piano, decine di taxi immobili. Difficile vedere l’aeroporto Marco Polo tanto tranquillo eppure ieri, a causa dello sciopero dei porta bagagli che lavorano a Tessera, dalle 13 alle 17 sullo scalo lagunare regnava una calma irreale. La protesta ha impedito la partenza di otto voli e di dieci in arrivo: il disagio è stato trasversale e ha toccato indifferentemente British Airways, Easy Jet, Lufthansa, Klm e Swiss Air, fermi gli airbus diretti e provenienti da Tolosa, Parigi, Londra, Francoforte, Zurigo, Marsiglia, Amsterdam, Lille e Cracovia. Niente caos però: le compagnie aeree avevano avvisato per tempo i loro viaggiatori, e nessuno si è ritrovato improvvisamente costretto a terra.«L’adesione a Venezia è stata massiccia, in tutte e tre le società che gestiscono l’handling dell’aeroporto – sottolinea Alessandro Niero, portavoce Cgil – Ora speriamo che Assohandler torni sui suoi passi e riveda la sua posizione. Se non sarà così siamo già pronti ad un’altra protesta, di otto ore, con manifestazioni pubbliche. Per ora restiamo in agitazione». I sindacati denunciato la mancata applicazione del contratto nazionale sottoscritto nel 2015, e il blocco delle maggiorazioni sui pagamenti: «Siamo ancora in attesa di avere quanto ci spetta da luglio», rimarca Niero. Immobili anche i tassisti, che però non hanno incrociato le braccia per via dello sciopero nazionale che ieri riguardava anche la loro categoria: «Siamo fermi perché oggi non abbiamo clienti – spiegava qualcuno – Ma crediamo che non si debba bloccare il servizio, anche perché per noi i costi corrono veloci».