Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Sale lo smog: ferme ventimila auto Le ztl restano «aperte» un altro anno
Livello arancione, nuove limitazioni. Boraso: divieti fino a lunedì anche con la pioggia
Da un minimo di 84 ad un massimo di 335 euro di multa, che si abbatteranno sugli automobilisti che attraverseranno le aree urbane di Mestre, Favaro e Marghera a bordo di un mezzo non idoneo. Passata la tregua assicurata da pioggia e vento, negli ultimi giorni l’aria sopra Venezia è tornata a farsi pesante, la concentrazione di polveri sottili che insisteva sempre oltre la soglia di guardia (50 microgrammi di pm10 per metro cubo) per quattro giorni consecutivi Arpav è stata costretta a dichiarare il secondo grado di allerta, il livello arancione, bloccando oltre 20 mila auto.
In realtà l’agenzia regionale per l’Ambiente ha avuto qualche difficoltà a comunicare i dati di giovedì, ma è stato lo stesso Comune di Venezia a far scattare di nuovo il livello di allerta. «È inevitabile, una misura dovuta finché i rilievi atmosferici restituiscono questi risultati — spiega l’assessore alla Mobilità Renato Boraso — Per la settimana prossima si prevede il ritorno del maltempo, che speriamo possa ripulire l’aria, ma fino ad allora restano in vigore le limitazioni. Invitiamo i cittadini a prestare attenzione agli avvisi e, quando possibile, a preferire i mezzi pubblici alle auto private». Con l’allerta arancione viene interdetta la circolazione di ciclomotori e motocicli Euro 0 a due tempi dalle 8.30 alle 18.30, di auto private a benzina Euro 0 e 1 e diesel Euro 0, 1, 2, 3 e 4 negli stessi orari e dei veicoli commerciali N1, N2, N3 alimentati a diesel Euro 1, 2 e 3 dalle 8.30 alle 12.30. Sono anche vietate le combustioni all’aperto, così come l’utilizzo di stufe a legna, mentre restano valide le temperature di massima per edifici pubblici o commerciali (17 gradi) e privati (19). Chi verrà sorpreso a infrangere il divieto di circolazione sarà sanzionato secondo il codice della strada, quindi con una multa che partirà da 84 euro. «La polizia locale controllerà le strade — continua Boraso — Ci sono i cartelli e nessuno può dire di non vederli». A fine ottobre, quando era stato attivato per la prima volta il livello arancione, la segnaletica era ancora in preparazione e i vigili si sono limitati a redarguire gli automobilisti. Ora dopo che nelle scorse settimane i tabelloni che riportano le limitazioni corrispondenti ai tre gradi di allerta sono stati installati in corrispondenza di tutti i varchi di accesso alla città, mentre i tabelloni elettronici piazzati sulle principali arterie mestrine indicheranno il livello in vigore (l’informazione che si potrà ricavare anche dal sito internet e dai canali social del Comune), non ci sarà più nessuna scusante. A prescindere dai risultati delle centraline Arpav nelle prossime ore, il blocco resterà in vigore fino a lunedì, quando l’agenzia regionale verificherà nuovamente i giorni di sforamento della soglia di pm10: se la striscia dei superamenti sarà stata interrotta si retrocederà al livello verde (fermi solo i veicoli a benzina Euro 0 e 1, i diesel 0,1 e 2 e i ciclomotori Euro 0).
Nel frattempo ieri la giunta ha approvato la proroga delle misure sperimentali legate alla circolazione in centro città: per un altro anno resteranno aperti i varchi ztl (tranne l’asse di via San Pio X), rimarranno le stesse tariffe per le strisce blu, mentre per sei mesi la prima ora di sosta al park di via Costa si pagherà solo un euro.
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