Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

L’aspetta sotto casa e l’accoltella dopo l’ultimo rifiuto: arrestato

Arrestato per tentato omicidio e stalking un disoccupat­o di Spresiano. La vittima non è in pericolo

- Citter

Ha aspettato la ex sotto casa, ha provato ancora una volta a convincerl­a di tornare insieme e, all’ennesimo rifiuto, l’ha colpita alla gola con un coltello prima di scappare. È stata la stessa vittima a chiamare i carabinier­i. Il suo aggressore, un cinquantat­reenne residente a Spresiano, è stato arrestato per tentato omicidio e stalking.

L’ha aspettata sotto casa, determinat­o a convincerl­a a tornare insieme a lui. A tutti i costi. Per questo quando lei lo ha respinto per l’ennesima volta, lui l’ha colpita con un coltello da cucina al collo. Un coltello che aveva portato con sé perché probabilme­nte non era più disposto ad accettare i no della donna che ama e che non lo vuole più. E solo per un soffio, nella notte di mercoledì a Casier, nel Trevigiano, non si è consumato l’ennesimo femminicid­io. Perché solo per un caso fortuito, quel colpo di lama non ha ferito gravemente la donna. Lui, 53 anni, disoccupat­o di origine calabrese residente a Spresiano è ora agli arresti domiciliar­i per tentato omicidio e stalking. Lei, ricoverata nella notte in ospedale, ha una profonda ferita al collo ma non corre pericolo di vita.

Tutto è successo poco dopo la mezzanotte di mercoledì, quando la 40enne che vive a Casier con il figlio avuto da un matrimonio finito da tempo, è rientrata a casa. Ad aspettarla al portone però, ha trovato lui. Non era la prima volta che lui si faceva trovare sotto casa e la seguiva. Tra i due c’è stata una relazione durata qualche mese. Per lei però, quel sentimento che li aveva uniti è svanito e ha deciso di troncare il rapporto. Una decisione che non ha mai accettato. Neanche col passare dei giorni. Anzi, per lui quel rapporto sarebbe diventato un ossessione. Voleva a tutti i costi che tornasse con lui. Questo le ha chiesto anche mercoledì notte, ma la 40enne gli ha detto di no, ancora una volta. E lui ha reagito. Ha afferrato un coltello da cucina che aveva portato da casa e teneva in tasca e l’ha colpita al collo. Lei è caduta a terra a urlando e allora lui si è fermato. Forse si è reso conto della gravità di quello che aveva appena fatto, ha lanciato a terra il coltello ed è fuggito via.

È stata la donna a chiedere aiuto al 112. I carabinier­i sono arrivati in pochi minuti, insieme ai sanitari del Suem 118 che le hanno prestato le prime cure. «È stato il mio ex a ferirmi», ha detto ai militari mentre veniva caricata in ambulanza.

Così è scattata la caccia all’uomo, che è stato rintraccia­to poco dopo e arrestato. Su disposizio­ne del magistrato di turno, è stato posto agli arresti domiciliar­i in attesa di comparire davanti al gip per l’udienza di convalida. È accusato di tentato omicidio e di stalking. Perché l’ex compagna ora lo ha denunciato anche per gli atti persecutor­i dei quali è stata vittima da quando lo ha lasciato. Un’escalation di telefonate, messaggi e minacce, pedinament­i e liti degenerate nelle ultime tre settimane. Lei non aveva mai denunciato, sperava che lui si rassegnass­e e la lasciasse finalmente in pace. Non aveva fatto il suo nome ai carabinier­i neppure quando, qualche giorno fa, aveva trovato gli pneumatici della sua auto tagliati. Aveva sporto denuncia, ma contro ignoti. Ieri dopo le cure del caso è stata dimessa, la prognosi per la ferita al collo è di 20 giorni. Per il trauma invece ci vorrà molto più tempo.

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