Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

I tre anni del Jobs Act in Veneto. «Cresce la qualità del lavoro»

- Di Gianni Favero

Fra il 2014, anno che precede il Jobs Act, ed oggi il saldo in Veneto tra assunti e licenziati è notevolmen­te migliorato. Al 30 settembre di tre anni fa le cessazioni nei dodici mesi precedenti erano state superiori ai nuovi contratti per 2.100 unità, mentre oggi le assunzioni sono 39.400 più delle interruzio­ni dei rapporti. «Cresce la qualità del lavoro».

In Veneto, al terzo anno dall’introduzio­ne dell’obbligator­ietà, è «boom» per l’alternanza scuola-lavoro. I dati aggiornati sono stati presentati ieri all’apertura di Job&Orienta, il salone nazionale dell’orientamen­to, la scuola, la formazione e il lavoro, a Veronafier­e dove proseguirà fino a sabato.

Dal monitoragg­io annuale dell Miur, nell’anno scolastico 2016/17 sono stati coinvolti in percorsi di alternanza 112.151 studenti veneti: è il doppio rispetto ai 55.245 contati per il 2015/16. Coinvolti non solo i ragazzi delle classi in cui l’alternanza era obbligator­ia, terze e quarte, ma anche le quinte (5.992). In qualche scuola, addirittur­a, sono stati coinvolti allievi del primo (24) e del secondo anno (419). I dati evidenzian­o che in Veneto è stato pressoché risolto il nodo della ricerca delle strutture ospitanti, che nel 2016/17 sono state 32.835 (rispetto alle 21.119 del 2015/16), di cui più dell’80% appartenen­ti al settore privato. Il rapporto alunno-impresa, poi, per il 40% dei ragazzi coinvolti è stato di uno a uno.

«I numeri sono molto positivi - ha commentato Daniela Beltrame, direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale per il Veneto -, eravamo preoccupat­i sul fronte delle strutture ospitanti, e invece i numeri ci confortano. Per quanto riguarda la qualità abbiamo supportato le scuole con percorsi di formazione ad hoc per docenti e dirigenti scolastici, e come strumento utile in tal senso abbiamo realizzato l’”agenda del dirigente scolastico”, affinché i percorsi di alternanza siano strettamen­te attinenti con gli indirizzi scolastici». «Nel 98% dei casi - ha aggiunto Beltrame - le esperienze dei ragazzi sono coerenti con gli indirizzi scolastici». Agli Stati generali dell’alternanza del 16 dicembre, a Roma, sarà presentata la «Carta dei diritti e dei doveri degli studenti e delle studentess­e in alternanza».

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Soddisfatt­a Daniela Beltrame, direttore generale dell’Ufficio scolastico veneto

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