Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Biodiesel per gli autobus e gli aerei, energia per le navi Convegno sul futuro di Porto Marghera. I 120 ettari di Syndial passeranno al Comune nel 2018
A Torino, il biodiesel della raffineria di Marghera ha abbattuto del 40 per cento il Pm10 dei bus di linea e, ora, quello stesso carburante ecofriendly potrebbe arrivare anche nei mezzi pubblici di Actv. «Abbiamo aperto il confronto con il Comune», ha annunciato ieri il responsabile del settore raffineria Eni Giuseppe Ricci al convegno «Eni con Marghera, sviluppo, trasformazione, futuro», organizzato al Parco scientifico Vega per i cent’anni di Porto Marghera. Quella dei bus alimentati a biodiesel negli autobus non è l’unica novità in arrivo in casa Eni. La raffineria ha iniziato a testare nuovi prodotti da cui estrarre diesel: materie chimiche della vicina produzione di Versalis. «Nella linea della chimica rinnovabile si genera un 40 per cento di materiale per la raffineria», ha spiegato Daniele Ferrari, amministratore delegato di Versalis, azienda passata dal rischio chiusura al rilancio, grazie alle nuove politiche industriali internazionali. «Siamo passati da un meno 500 milioni di fatturato nel 2012 ai più 425 milioni di oggi, merito dell’innovazione», ha aggiunto. Le prospettive future sono così rosee che Eni sta già pianificando gli interventi per la prossima fermata del cracking del 2021. Tra quattro anni, potrebbero persino sparire le torce, ora le tecnologie permettono di portare a terra lo sfiato degli impianti: a Priolo sono già state abbattute. La raffineria, invece, sta studiando come produrre biodiesel per gli aeroplani. Ultimo capitolo, Syndial, braccio operativo delle bonifiche di Eni. A Marghera la società possiede 150 ettari e 120 dovrebbero passare al Comune per la loro valorizzazione. Il percorso è iniziato quattro anni fa e Syndial punta a concluderlo entro il 2018. «A novembre il sindaco Brugnaro ha effettuato un sopralluogo - ha spiegato Vincenzo Larocca, ad di Syndial - il Ministero dovrà fare i decreti di passaggio delle bonifiche». Una parte degli ettari che rimarranno ad Eni saranno usati come «polmone per creare energia verde e potrebbe essere usata in futuro dalle grandi navi - ha aggiunto Larocca - c’è un’area umida che si presta al recupero ambientale e Malcontenta C che sarà ridata alla cittadinanza». Nel centenario della nascita di Porto Marghera, Eni garantisce che investirà in città. Soddisfatto il presidente di Confindustria Venezia Vincenzo Miranese, «Siamo fortunati ad avere il primato mondiale della raffineria - ha detto Marghera è già attrattiva, ha un fatturato di 27 miliardi, il 7 per cento di crescita e produce il 30 per cento della ricchezza veneta, ora serve il porto franco». Gianfranco Bettin, presidente della Municipalità di Marghera, ricorda: «Si attua quella svolta green auspicata dal Pat comunale del 2012». (g.b.)
Versalis Dal rosso del 2012 a 425 milioni di fatturato Larocca MalcontentaC tornerà alla città