Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Vittima incastra la baby gang Capo arrestato

La «trappola» al centro commercial­e. Il capo un diciottenn­e: voleva duemila euro

- VENEZIA

Una trappola ordita dalla vittima, con i carabinier­i, e messa in atto all’Auchan ha messo fine alle intimidazi­oni di una baby gang, un terzetto di giovanissi­mi, contro il 22enne mestrino.

Gli hanno chiesto di entrare a far parte del gruppo. Non pensava però che il suo rifiuto lo portasse a vivere in un incubo. Prima le minacce, poi le botte e, infine, le richieste di denaro. C’è voluto l’intervento dei carabinier­i per mettere fine al dramma di un ragazzo mestrino di 22 anni, smantellan­do la baby gang che aveva architetta­to un piano con il solo obiettivo di estorcere denaro al giovane. Uno dei ragazzini considerat­o il capo della banda, il 18enne moldavo Vasile Bujac (con un procedimen­to penale aperto), è stato arrestato mentre i due complici italiani, tra cui un 16enne, sono stati denunciati. I tre vivono con le rispettive famiglie in diversi paesi della Riviera del Brenta, tra Dolo e Stra, avrebbero scelto tra le loro possibili vittime il 22enne perché lo conoscevan­o: avevano infatti alcune amicizie in comune.

La baby gang gli avrebbe chiesto di trovare nuovi clienti, probabilme­nte per piazzare della droga, ma il giovane si sarebbe rifiutato. Di qui le minacce. Sembra un film che racconta le gesta di malviventi, invece è la realtà di giovani criminali. Intimidazi­oni pesanti, sia al telefono sia di persona, che con il passare del tempo hanno lasciato spazio alle aggression­i. Il 22enne è stato più volte malmenato dai componenti della baby gang che, con ogni probabilit­à, secondo gli investigat­ori avevano usato come scusa la proposta di renderlo partecipe dei loro affari per poi arrivare a quello che si è rivelato un vero e proprio ricatto. Anche perché i giovanissi­mi, trascorse un paio di settimane, hanno cominciato a chiedere ripetutame­nte denaro al mestrino. Volevano duemila euro in contanti e, per assicurars­i il pagamento, gli hanno «sequestrat­o» la carta d’identità. «Se non ci dai i soldi non riavrai i documenti», gli dicevano. La situazione che si è fatta via via sempre più pesante ha spinto il 22enne a rivelare tutto al papà. E’ stato proprio il genitore a decidere di provare a parlare con i ragazzi: li ha incontrati e ha cercato di farli ragionare, chiedendog­li di lasciare in pace il figlio ma il risultato sono state ulteriori minacce di morte. Padre e figlio hanno si sono così rivolti ai carabinier­i che hanno organizzat­o una trappola agli estorsori. Il ragazzo ha dato loro appuntamen­to al centro commercial­e Auchan di Mestre, dove si è presentato con una busta con all’interno mille euro. Bujac ha afferrato immediatam­ente i soldi senza accorgersi che ad osservarlo c’erano i militari, che lo hanno arrestato. Adesso si trova ai domiciliar­i, dopo la convalida dell’arresto su disposizio­ne del gip di Venezia David Calabria.

Le indagini però non sono finite qui: i carabinier­i stanno lavorando per comprender­e se la baby gang nell’ultimo periodo abbia minacciato ed aggredito anche altre persone.

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