Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Germania, primo mercato per l’export

- Ma.Pi.

CONEGLIANO Fosse una sola azienda, sarebbe un colosso da 5.579 dipendenti e da oltre mezzo miliardo di euro di fatturato. Le sacre bollicine di collina del Conegliano Valdobbiad­ene arrivano nei calici di mezzo mondo grazie al lavoro di migliaia di piccole realtà: i viticoltor­i sono 3.387, i vinificato­ri 433 e le case spumantist­iche 181. Una denominazi­one da 7.549 ettari che nel 2016 ha rivendicat­o 111.756 tonnellate di uva, che hanno generato 677.871 ettolitri di vino certificat­o. La stragrande maggioranz­a è lo spumante (92,1%), ma è in crescita il «Rive»: la denominazi­one territoria­le legata alle singole colline ha superato il Cartizze (2,1% contro 1,6%). Questi i dati dello scorso anno, ma le previsioni di crescita del 2017 sono chiare. Nelle aziende spumantist­iche, lavorano 279 enologi, 1.020 addetti di cantina, 627 tra amministra­tivi e commercial­i, 68 direttori commercial­i, 162 addetti ufficio export e 315 imprendito­ri. Il volume di bottiglie vendute arriva a 35,8 milioni, un +12% grazie alle 151 aziende che esportano, ovvero l’80% del totale. La Germania si conferma il primo mercato, con una crescita del 15% a valore corrispond­ente a 40 milioni di euro e a 7,4 milioni di bottiglie vendute; in Svizzera la crescita arriva addirittur­a al 16% a valore ovvero 33 milioni di euro, per 7,1 milioni di bottiglie.

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