Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

«La bancaria ha circuito una cliente per l’eredità»

- ROVIGO Antonio Andreotti

Chiuse le indagini su Emanuela Franzoni, la bancaria rodigina di Unicredit che avrebbe abusato per tre anni dello stato di infermità e deficienza psichica di una sua facoltosa (e anziana) cliente per sottrarle migliaia di euro. L’impiegata, in aspettativ­a senza retribuzio­ne, deve rispondere dell’accusa di circonvenz­ione di incapace. Il pm Sabrina Duò ha chiesto il rinvio a giudizio e l’udienza preliminar­e deve ancora essere fissata. La donna è finita nei guai in quanto nominata erede universale della – presunta – vittima. A innescare le indagini è stato, un anno fa, un esposto dei familiari della pensionata che è deceduta nel 2016 all’età di 88 anni. Secondo gli inquirenti attraverso un processo di condiziona­mento psicologic­o Franzoni avrebbe indotto l’anziana, che aveva un cospicuo patrimonio bancario in Unicredit, a redigere un testamento a suo favore. Poi la bancaria, attraverso l’utilizzo di una carta di debito intestata alla pensionata, ha compiuto diversi prelievi di denaro dal conto della vittima, al momento quantifica­ti in 32.040 euro. A inizio anno c’è stato un sequestro preventivo di 600mila euro tra contanti, titoli e depositi dell’anziana da parte delle Fiamme Gialle di Rovigo per impedire alla bancaria di entrarne in possesso.

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