Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
«La bancaria ha circuito una cliente per l’eredità»
Chiuse le indagini su Emanuela Franzoni, la bancaria rodigina di Unicredit che avrebbe abusato per tre anni dello stato di infermità e deficienza psichica di una sua facoltosa (e anziana) cliente per sottrarle migliaia di euro. L’impiegata, in aspettativa senza retribuzione, deve rispondere dell’accusa di circonvenzione di incapace. Il pm Sabrina Duò ha chiesto il rinvio a giudizio e l’udienza preliminare deve ancora essere fissata. La donna è finita nei guai in quanto nominata erede universale della – presunta – vittima. A innescare le indagini è stato, un anno fa, un esposto dei familiari della pensionata che è deceduta nel 2016 all’età di 88 anni. Secondo gli inquirenti attraverso un processo di condizionamento psicologico Franzoni avrebbe indotto l’anziana, che aveva un cospicuo patrimonio bancario in Unicredit, a redigere un testamento a suo favore. Poi la bancaria, attraverso l’utilizzo di una carta di debito intestata alla pensionata, ha compiuto diversi prelievi di denaro dal conto della vittima, al momento quantificati in 32.040 euro. A inizio anno c’è stato un sequestro preventivo di 600mila euro tra contanti, titoli e depositi dell’anziana da parte delle Fiamme Gialle di Rovigo per impedire alla bancaria di entrarne in possesso.