Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Marchi rilancia «Nel 2018 il Catullo crescerà del 9%»
(c.t.)Dopo gli attriti, l’incontro di chiarimento: Enrico Marchi, patron di Save a cui sono state affidate le chiavi per la gestione dell’aeroporto Catullo di Verona, faccia a faccia in Camera di commercio con gli azionisti e i sindaci. Insieme al presidente della società, Paolo Arena, ha sciorinato i numeri più aggiornati, tutti di crescita: «Questa mattina mi sono fatto dare, come sempre, i dati di traffico, e sul Catullo a novembre facciamo il 17% in più. Non mi sembra sia una cifra trascurabile. Abbiamo detto che per il prossimo anno prevediamo un aumento dei passeggeri del 9%, contro una media nazionale prevista più o meno al 5%. Il 2017 lo chiudiamo con tre milioni di passeggeri, anzi superiamo questa cifra, e nel 2018 potremmo raggiungere quota 3,3 milioni. Abbiamo Volotea che ha qui la sua base, Neos specializzata nei charter che sta crescendo, abbiamo nuove destinazioni come Praga o il terzo volo su Francoforte. Noi siamo riusciti a fare quello che tutti dicono si debba fare e nessuno fa: creare un polo aggregato in Veneto, mentre per esempio qui a Verona l’autostrada Serenissima è andata agli spagnoli». E l’intenzione di salire all’80-90% del Catullo? Resta. «Vogliamo seguire lo stesso percorso di Treviso». E Paolo Arena ha ribadito: «Dopo tutte le autorizzazioni Via, i nostri tecnici stanno ultimando il progetto definitivo per la nuova aerostazione. Certamente il 2018 sarà l’anno per partire con il cantiere». Ma se Giuseppe Riello, padrone di casa, è in piena sintonia, non si può dire lo stesso dei soci critici: nessun commento sul confronto da parte di Cariverona, mentre il sindaco di Verona, Federico Sboarina, non solleva polemiche ma resta freddo: «Incontro utile, ne seguiranno altri».
Numeri importanti, chiudiamo questo anno a 3 milioni di passeggeri