Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Il Venezia ci prova al Barbera «Ci siamo e ce la giochiamo»

A Palermo la squadra di Inzaghi a caccia di un’impresa tutta in salita

- VENEZIA Dimitri Canello

Due partite (Palermo Cittadella e Palermo-Venezia), due vigilie simili. Con il campo in secondo piano di fronte all’istanza di fallimento presentata dalla Procura del capoluogo siciliano nei confronti del club rosanero.

Maurizio Zamparini, ex presidente del Venezia e dimissiona­rio dai vertici rosanero, si era detto «allibito» definendo «ottima» l’attuale gestione: la società presenterà le proprie controdedu­zioni nell’udienza del 7 dicembre. Una situazione che sta ovviamente turbando la serenità della squadra, un varco in cui potrebbe infilarsi il Venezia di Filippo Inzaghi, a caccia di una vittoria dopo il pari a Chiavari e il ko interno con il Novara. Dopo aver ceduto di schianto all’ultima uscita casalinga contro il Cittadella e aver ribaltato il pessimismo con un blitz da urlo ad Avellino in inferiorit­à numerica, mister Bruno Tedino cerca di fare da parafulmin­e in una situazione oggettivam­ente abbastanza complicata.

Meglio pensare al passato, quando Tedino allenò gli Allievi arancioner­overdi lanciando giovani come Ginestra e Soligo. «Ricordo di avere allenato le classi ’79 e ’80 — racconta l’allenatore trevigiano — e di avere battuto la Juve davanti un grande pubblico. Abbiamo perso anche un grande uomo di nome Maurizio che voglio ricordare ancora oggi. Ho fatto gli Allievi Nazionali, il primo è stato un anno altalenant­e poi l’anno dopo il Venezia vinse il campionato di B con Novellino. Ho valorizzat­o molti giocatori come Ginestra, Soligo e altri, all’epoca non ebbi rapporti con il presidente Zamparini. C’era tanta gente che faceva da filtro, ma posso dire che noi del settore giovanile siamo sempre stati trattati benissimo e ho ricordi molto belli. Questo Venezia era una squadra eccellente in Lega Pro con grande organizzaz­ione e struttura. Ora come squadra ha poco da invidiare a chiunque, sarà una partita difficile per il blasone dell’avversario. Inzaghi? Un tecnico che viene preso per allenare il Milan deve avere grandi qualità, non è certo come guidare una squadra di dilettanti...».

Inzaghi prepara quella che secondo lui dovrà essere la partita perfetta: «Il Palermo è fortissimo — evidenzia Superpippo — penso a Nestorovsk­i, un giocatore che ha fatto bene l’anno scorso in serie A e qui segna in tutte le partite. Poi ci sono Coronado, Trajkovski, Embalo… inoltre hanno un centrocamp­o con Jajalo, Chochev, Gnahorè, per non parlare dei difensori e del portiere. Se solo pensiamo che due anni fa loro erano in serie A e noi in serie D, andare lì a giocarsela, penso sia una grande soddisfazi­one».

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A Palermo Il Venezia a caccia della vittoria dopo il ko interno col Novara

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