Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Patto tra i comuni per «salvare» il litorale
Pronti alla firma del Contratto di Costa Veneta, un patto che permetterà ai sindaci di Caorle, Cavallino, Chioggia, Eraclea, Jesolo, Porto Tolle, Porto Viro, Rosolina e San Michele al Tagliamento di pianificare una strategia unitaria per la gestione e la valorizzazione delle risorse del litorale. Alla prima assemblea plenaria ieri c’era anche il sottosegretario all’Ambiente, Barbara Degani. L’obiettivo è quello di agire come unica unità per affrontare problematiche comuni come quella dell’erosione costiera, della qualità delle risorse idriche e delle conseguenze del cambiamento climatico sugli ecosistemi acquatici. «Il tasso di crescita del livello del mare è raddoppiato – spiega Maurizio Ferla, direttore del Centro Nazionale Protezione della Fascia Costiera – causando maggiori inondazioni costiere e una più pesante aggressione del cuneo salino». Problematiche a cui è necessario dare una risposta attraverso soluzioni concrete, considerato che circa 9 mila soggetti pubblici e privati hanno interessi economici sul litorale veneto. «Sottolineo — dice Degani – il carattere sperimentale del progetto, che deve essere considerato come un’azione pilota da cui prendere esempio». Numerosi gli interventi dei rappresentanti delle associazioni che si sono dimostrati disponibili a proporre soluzioni che abbiano una ricaduta positiva sul territorio e le imprese.