Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Degrado, rifiuti, occupazioni abusive D’Este: vogliamo spostare Ca’ Letizia
Agostini: sequestrati 25 chili di droga. Telecamere contro i furbetti
Botta e risposta Segnalazioni dei cittadini. Attacco di Serena: bisogna intervenire. Il Comune: fatto molto
I padiglioni abbandonati e occupati abusivamente degli ex ospedali Umberto I (Mestre) e al Mare, lo spaccio nel quartiere della stazione ferroviaria in terraferma e le immondizie accumulate a fianco di cassonetti e nelle periferie. Il Gruppo misto ha fotografato il degrado in tutto il comune e ha presentato un dossier in commissione Sicurezza, raccogliendo gli scatti dei comitati di quartiere. «Con luminarie e mercatini di Natale è difficile parlare di degrado — ha spiegato il consigliere Ottavio Serena — ma il problema c’è e bisogna intervenire». L’amministrazione non ha neli gato la situazione ma, per l’assessore alla Sicurezza Giorgio D’Este, molto è già stato fatto. «I due ex ospedali sono privati ma li stiamo seguendo con attenzione, via Ca’ Marcello migliorerà con la riqualificazione alberghiera al parco Piraghetto si sono fatti enormi passi avanti, gli interventi del programma Oculus sugli immobi- vuoti sono quotidiani e un anno fa alla Caritas abbiamo proposto contributi per favorire lo spostamento delle mense trovando una risposta negativa. In commissione c’erano anche il comandante dei vigili Marco Agostini e Gianni Franzoi, responsabile del servizio di sicurezza urbana che hanno snocciolato i numeri degli interventi. Da inizio anno, sono stati sequestrati 25 chili di droga e «sabato al parco Bissuola è stato arrestato un cittadino nigeriano con 175 grammi di marijuana», ha detto Agostini. I vigili hanno iniziato ad applicare la norma che prevede revoca della patente e fermo del veicolo a chi acquista sostanze. «È efficace con i “colletti bianchi” che comprano cocaina — ha aggiunto — sono state revocate 10 patenti». Sono stati investiti 200 mila euro in Oculus e, contro gli abbandoni di rifiuti, Veritas e vigili stanno sperimentando l’uso di telecamere nelle zone più critiche. «C’è da dire che le aree di maggiore degrado - ha continuato - sono quelle di minore integrazione». È invece impossibile usare il «daspo» previsto dal decreto Minniti: mancano i decreti attuativi e così come è è applicabile solo in prossimità della stazione ferroviaria. Le risposte non hanno soddisfatto Serena: «Non sono andato via per rispetto della commissione, c’erano solo i tecnici della sicurezza, lavori pubblici e gli altri settori non erano rappresentati. Avrei voluto notizie sui reati ambientali». Veritas ha però iniziato a posizionare delle telecamere per scovare i furbetti dei rifiuti. (g. b.)