Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
I grandi eventi al parco gli «squeri» per le remiere così cambia San Giuliano
Ca’ Farsetti investe 9 milioni. Poi il ponte fino ai Pili e il nuovo canile
A prova di grandi eventi e con un nuovo affaccio su Venezia. Ca’ Farsetti ha deciso di puntare sul parco di San Giuliano investendo nove milioni di euro che arrivano dal Patto per Venezia che il sindaco ha firmato con l’allora premier Renzi. Ma è pronta ad essere conclusa anche l’intesa con le ditte che affacciano sul canale di San Giuliano che si faranno carico (per una cifra simile) della riqualificazione delle strutture, con tanto di modifica della viabilità.
L’anno giusto sarà il prossimo quando saranno ultimati i progetti, messi a gara, e si vedranno partire i primi lavori. Non a caso la giunta ha inserito tra le priorità del piano delle opere del bilancio di previsione il parco di San Giuliano. I nove milioni del Patto saranno impiegati per sistemare tutta l’area delle remiere, frequentata da oltre tremila persone, per creare tutte le infrastrutture necessarie per preparare il parco a poter ospitare grandi eventi e per fare un nuovo canile. Ma sarà realizzato anche un ponte ciclopedonale dal parco alla pista ciclabile dei Pili. Del resto Luigi Brugnaro lo dice da quando è diventato sindaco: le grandi manifestazioni devono tornare a San Giuliano, ma i costi necessari per organizzare l’evento allontana chiunque. Ecco che il Comune investirà per realizzare tutti i sotto-servizi necessari: dagli impianti per i servizi igienici, a quelli tecnologici cablando così gran parte dell’area, fino alla recinzione. Per delimitare l’area degli eventi, già con il Jammin’ festival gli organizzatori hanno dovuto investire centinaia di migliaia di euro per chiudere gli spazi, domani sarà tutto pronto per essere usato, grazie all’installazione di alcuni plinti dove collocare pilastri e barriere. Semplificando, in questo modo qualsiasi organizzatore di eventi e gruppo musicale può arrivare a San Giuliano, attaccare la spina e cominciare a suonare. «Gli organizzatori chiedono facilità nel montaggio e nell’organizzazione e distribuzione degli spazi, e noi abbiamo in mente un progetto adeguato», aveva detto il sindaco quest’estate durante un incontro con Red Ronnie.
Contemporaneamente verrà sistemata tutta l’area delle remiere, «liberando» anche la zona del polo nautico. Il progetto iniziale con i capannoni di Antonio Di Mambro è stato accantonato, anche se — precisa il capo di gabinetto del sindaco Morris Cerron — il piano direttore è sempre un punto di riferimento, è stato solo adattato alle nuove esigenze. Alcune strutture però verranno realizzate per il ricovero delle barche, probabilmente in capriate a ricordare gli squeri di Venezia. Ci sarà la sistemazione dell’intera testata, dando la possibilità a chiunque di arrivare in punta percorrendo il parco. I nuovi capannoni che potrebbero essere quattro o cinque, serviranno per le imbarcazioni, per le remiere, ma anche per attività sportive. Proprio da qui partirà la nuova passerella ciclopedonale (altri tre milioni e mezzo) che passando sopra i binari, si attaccherà alla pista ciclabile che porta a Venezia. L’obiettivo del sindaco è quello di creare un unico grande anello ciclabile da Venezia a Forte Marghera, passando per San Giuliano, via Torino e via Ca’ Marcello.
Nel progetto di riordino complessivo il Comune non ha abbandonato i cani, tanto da progettare anche il nuovo canile nelle aree dove si trova l’attuale. Saranno realizzate anche barriere fonoassorbenti per proteggere gli animali dai rumori, oltre che delle strutture moderne, ponendo così fine alle continue polemiche sul canile e sulle condizioni in cui vivono gli animali.
Fino a qui l’intervento pubblico, grazie ai soldi del governo, poi toccherà anche ai privati fare la loro parte. Sono i trasportatori delle quindici ditte che lavorano sul canale di San Giuliano. La vicenda sulla riqualificazione dell’asta dura da una quindicina d’anni, ma potrebbe essere arrivata alla fine. Ci sono ancora delle questioni da risolvere tra privati e Comune, e tra gli stessi aderenti del consorzio, ma la soluzione sembra essere vicina se anche il progetto redatto dall’architetto Nicola Svalduz ha ottenuto il via libera della Sovrintendenza.
Brugnaro Cabliamo l’area per portare i concerti importanti a Venezia
Cerron Il piano Di Mambro, è stato adattato alle nuove esigenze I lavori sul canale Le ditte dei trasportatori hanno pronto il progetto per le nuove strutture sul canale