Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Asili nido, nuove regole per chi non paga
Due mesi in più per le iscrizioni. Autisti senza stipendi, scuolabus a rischio
Due mesi in più per i bambini nati in primavera e una nuova finestra per l’autunno. La giunta di Venezia «allarga» la possibilità di iscrizione agli asili nido, con alcune modifiche al regolamento: la data di iscrizione slitta dal 31 marzo al 31 maggio, con la possibilità di entrare a 4/5 mesi, mentre si apre un nuovo termine del 31 ottobre. Nuove norme contro chi non paga. Sulle scuole il caos della ditta Tundo, affidataria del trasporto dei bambini, che non paga gli autisti.
Niente più bambini divisi tra mamme e papà, nonni e babysitter perché nati troppo tardi per l’iscrizione al nido, dal 2018 i neogenitori potranno beneficiare del servizio anche se il piccolo di casa è nato dopo il 31 marzo, data ultima per presentare i moduli per spazi cuccioli e asili. Ieri la giunta ha introdotto una revisione ai Regolamenti di asili nidi e scuole dell’infanzia comunali che consente l’iscrizione anche se la scadenza è passata. «Le modifiche si sono rese necessarie per rispondere al meglio alle esigenze delle famiglie — commenta l’assessore alle Politiche educative Paolo Romor — nascerà una graduatoria unica e trasparente che velocizza i tempi di assegnazione dei posti liberi».
I genitori dei bambini che nascono entro il 31 maggio potranno iscrivere comunque il figlio che frequenterà il nido quando avrà quattro o cinque mesi. Per chi nasce, invece, d’estate c’è un’altra possibilità: l’iscrizione tardiva entro il 31 ottobre. Molte lavoratrici non godono della maternità e quest’opportunità potrebbe evitare loro di rinunciare all’impiego. «La delibera, che ora verrà discussa nelle competenti commissioni per ottenere il voto del consiglio comunale — spiega Romor — prevede anche norme per ridurre le morosità: una scelta di correttezza verso quelle famiglie che, con puntualità e regolarità, versano la retta». Tra le novità, c’è la possibilità di scegliere fino a cinque (e non più tre) istituti dove iscrivere i bimbi e l’obbligo, già anticipato dall’amministrazione, di iscrizione attraverso una piattaforma web. Per accedere al servizio, i genitori devono chiedere al governo l’identità digitale (Spid) che permette di accedere al portale. «Introduciamo — conclude l’assessore — un tavolo istituzionale tra assessori e presidenti di Municipalità per un confronto sulle attività del settore». La possibilità di iscrizione tardiva ai nidi e agli spazi cuccioli era stato oggetto di dibattito, un anno fa, in consiglio quando il Pd aveva proposto un emendamento che introduceva questa possibilità ma era stato dichiarato inammissibile. «Sono contenta che una nostra idea pensata per venire incontro ai bisogni dei genitori, alla fine, sia stata recepita dall’amministrazione», commenta la dem Monica Sambo. Sempre sul fronte asili e materne, si sta facendo strada la protesta, senza però conseguenze sul servizio, dei dipendenti della ditta Tundo che si occupa del servizio scuolabus per il Comune. Gli autisti non sono pagati da due mesi e hanno chiesto alle famiglie di sostenerli: «Continuiamo a svolgere con cura il nostro lavoro, chiediamo il vostro sostegno nella rivendicazione dei nostri diritti e la partecipazione ad eventuali iniziative che saranno proposte dal nostro sindacato», si legge nel volantino consegnato alle famiglie. E’ arrivata anche la solidarietà di Ca’ Farsetti: «Siamo vicini ai dipendenti della ditta Tundo, l’amministrazione ha regolarmente pagato la ditta secondo quanto previsto dal capitolato d’appalto -— spiega Fabio Cacco, direttore della direzione Affari generali — ringraziando per il senso di responsabilità i lavoratori che continuano a garantire un servizio così importante per le famiglie, il Comune di Venezia ha già sollecitato la ditta al pagamento delle retribuzioni dovute». La speranza è che Tundo paghi gli stipendi arretrati e riprenda a versare con regolarità ai propri autisti quanto dovuto loro per il servizio di scuolabus per cui amministrazione e famiglie hanno già versato la loro parte.