Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Valvole killer, dalla Regione un fondo per le famiglie
VENEZIA Margherita e Caterina, madre e figlia, si aggirano quasi stupite fra i saloni di Palazzo Ferro Fini. Sono la moglie e la figlia di Antonio, prima vittima delle valvole killer. E hanno ricevuto un invito bipartisan dal Pd e da Forza Italia. Dopo la promessa del governatore Luca Zaia, ecco l’impegno dei consiglieri regionali: un fondo per tutelare le famiglie delle vittime di quelle valvole difettose che costarono la vita a due padovani e 7 piemontesi mentre 34 furono reimpiantati e si salvarono. Molti anni e molto dolore dopo, Margherita Sambin Benvegnù si è vista recapitare una richiesta di restituzione dei 100 mila euro ricevuti dopo il primo grado di giudizio dall’Azienda ospedaliera di Padova. Lo stesso è capitato a Caterina che vive in affitto e lavora part time in una cooperativa. «Quei soldi li abbiamo usati per le spese legali - spiega Caterina - e abbiamo 60 giorni per restituirli, rischiamo la casa e la pensione di reversibilità di 1010 euro al mese di mia madre. Volevamo solo giustizia. L’ultima speranza è Zaia». Madre e figlia hanno incontrato consiglieri del Pd ma anche del M5S e di FI. E Intanto, Massimiliano Barison (FI) annuncia che è allo studio un emendamento al bilancio «per risolvere questa beffa verso i danneggiati». Alessandra Moretti (Pd) rafforza l’appello alla Regione per un fondo destinato ai familiari. L’Azienda ospedaliera di Padova, proprio ieri, ha ribadito in una nota, la legittimità della richiesta di restituzione di quei soldi.