Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Il Comune pronto a stabilizza­re 30 precari «Solo un primo passo, poi anche gli altri»

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Un terzo dei precari potrebbe rientrare in servizio stabile. La prima apertura è positiva, ma per i sindacati è ancora possibile fare molto di più. La trattativa tra Ca’ Farsetti e i comunali continua a intervalli di sei giorni e questo lunedì è arrivata la prima buona notizia: grazie agli strumenti forniti dalla legge Madia l’amministra­zione intende stabilizza­re circa trenta precari nel corso del prossimo anno, oltre a verificare la possibilit­à di un reinserime­nto ancora più ampio una volta valutato con precisione il fabbisogno di personale previsto per il triennio. «Questo è un primo passo importante — hanno commentato Daniele Giordano della Cgil, Sergio Berti di Csa, Luca Lombardo del Diccap e Mario Ragno della Uil — Trenta lavoratori sono solo una parte dei 91 rimasti nel limbo e pertanto chiediamo che si proceda in modo chiaro a dare una risposta complessiv­a nel triennio: le capacità assunziona­li sono già state verificate e consentono l’assorbimen­to di tutti i precari». Risponde l’assessore al Personale Paolo Romor: «Continuere­mo a fare nel rispetto delle norme. del fabbisogno e dei limiti imposti dalle risorsi disponibil­i senza alimentare vane illusioni». Diversa è invece la questione che riguarda i dipendenti del settore scolastico: in quel caso dovranno essere predispost­i specifici concorsi, visti anche i numerosi pensioname­nti imminenti che, senza nuove assunzioni, rischiano di tradursi in un problema per il servizio educativo. «Ribadiamo che il personale precario fornisce un apporto fondamenta­le — concludono i sindacati —In questo senso agire per i precari significa agire per tutti i cittadini che usufruisco­no del loro lavoro». (gi. co.)

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