Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Prima donna, garibaldini, Nobel Ca’ Foscari per i 150 anni va in India
Un anno di eventi, l’inaugurazione con Mattarella. Corsi su lingue africane
Dalle prime immatricolazioni del 1868 agli ultimi tocchi lanciati verso il cielo di piazza San Marco, solo poche settimane fa, dai neolaureati del 2017. L’università Ca’ Foscari si prepara a celebrare i 150 anni dalla sua fondazione, e lo farà con un intero anno accademico di eventi speciali e incontri dedicati, per proiettare l’ateneo verso il futuro guardando con attenzione al passato. La storia dell’università si intreccia da sempre con quella della città: «La regia scuola superiore di commercio di Venezia, la prima del suo tipo, nasce in un periodo particolare, in cui questo territorio entrava nel Regno d’Italia e si cercava di dare continuità alle esperienze del passato cittadino — ricorda il rettore Michele Bugliesi — Oggi conserviamo quella stessa vocazione internazionale, quella stessa spinta alla sperimentazione, e cerchiamo di raggiungere sempre più persone».
Dopo la sede in Cina, ora l’università punta ad aprirne altre in India, Russia e Turchia, e a richiamare a Venezia sempre più ricercatori stranieri, favorendo al massimo lo scambio di conoscenze, senza confini. Nel prossimo anno accademico si aprirà anche all’insegnamento delle lingue africane, cominciando con due idiomi dell’area subsahariana. Abbattere i muri è un’abitudine per l’ateneo veneziano, che tra i circa 100 mila laureati annovera veri pionieri: già nel 1904, nonostante l’opposizione della sua famiglia, alla regia scuola superiore si iscrive la prima donna, la milanese Maria Rimoldi, che diventerà figura fondamentale nel percorso di emancipazione delle donne in Italia. Tra i primi iscritti anche il garibaldino Carlo Paoli, che nel 1888 diventerà protettore delle tribù indigene della Patagonia, e a cui sarà intitolata una borsa di studio per studenti disagiati nel 1930. Le loro vicende si incrociano con quelle degli altri studenti e professori dell’ateneo: dalle prime tesi di laurea, tra cui spiccano testi importanti come quello dedicato alle finanze turche di Yakir Behar (1913), fino agli episodi più recenti, come l’occupazione del rettorato da parte delle associazioni studentesche (1978), l’ateneo è sempre stato al centro della vita di Venezia, attraverso i tanti appuntamenti che quest’anno dedicheranno una particolare parentesi al «compleanno» dell’università.
Si comincerà il 20 febbraio, con l’inaugurazione dell’anno accademico alla Fenice con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella (sarà anche assegnato un dottorato honoris causa all’economista Richard Blundell). Saranno poi avviati una serie di corsi speciali, che ospiteranno in cattedra sette diversi premi Nobel. Grande attenzione sarà poi riservata per gli spazi storici dell’università, a partire dal cortile
Bugliesi Abbiamo la stessa vocazione internazionale e la spinta alla sperimentazione
della Niobe, dove sorge il monumento ai cafoscarini caduti, oggetto di rifacimento proprio da parte degli studenti dei corsi di restauro e conservazione dei Beni culturali. Ad affiancare le iniziative un nuovo logo e un mini sito internet dedicato, dove è possibile consultare la timeline che riassume la storia di Ca’ Foscari, le immagini simbolo di 150 anni di insegnamento e rivivere le principali tappe di questo secolo e mezzo di storia veneziana.