Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Ponte liscio, petizione contro Iuav: è stato testato e funziona
Proteste dei residenti. Tatato: studio sull’accessibilità
Ci sono ponti che uniscono e ponti che, invece, dividono, come il Raspi dietro calle dei Botteri e rio terà de le Carampane. Senza gradini, è il primo passaggio di una Venezia completamente accessibile, realizzato dal Comune recuperando tutto il materiale del vecchio ponte. Il manufatto rende l’insula di Rialto praticabile alle persone con disabilità motoria ma a molti veneziani non piace e, sui social network, si è scatenata una guerra virtuale tra pro e contro. Addirittura, un gruppo di residenti ha avviato una raccolta firme, le prime sono 22 persone che lo hanno provato e «bocciato». La petizione, rivolta al Comune, attacca la scelta di demolire la precedente struttura. «Volete eliminare i pochi veneziani rimasti? - si legge nella lettera - senza
considerare l’età media dei superstiti residenti, è stato “ristrutturato” un ponte con una tipologia più adeguata ai parchi di divertimento, non a un centro storico plurisecolare». I firmatari, tra cui il critico ci-
nematografico Carlo Montanari, avrebbero sperimentato «le difficoltà dell’attraversamento finite in molti casi con una caduta - dicono - La specificità della città e la sua storicità non dovrebbero tollerare interventi lesivi della sua architettura: l’avessero ritenuta possibile questa tipologia sarebbe già stata adottata». L’accusa dei 22 è grave e fa seguito ad altre proteste, ad esempio quella della ristoratrice Irina Freguia che per prima, alla vista del ponte, ha gridato allo scandalo. Scivoloso, brutto da vedere e scomodo: questi i giudizi tranchant dei detrattori, convinti che il ponte non funzioni nemmeno per i disabili, a meno che non usino una sedia a rotelle elettrica. In difesa del Raspi interviene però Iuav, che sta collaborando con Ca’ Farsetti a rendere la città più accessibile. «Il ponte è stato testato e funzione - dice Valeria Tatato, docente di Tecnologia dell’architettura – inoltre, come docenti e ricercatori di Iuav stiamo progettando l’accessibilità del ponte della Croce, che collega l’insula dei Tolentini a Piazzale Roma».
Iuav lavora ai gradini agevolati, alle rampe sovrapposte e da gennaio nascerà un corso sulla progettazione inclusiva nell’ambito della scuola di specializzazione in Beni architettonici e del paesaggio. (g. b.)